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Aggiornato: 11 luglio 2025
La carrozza si era fermata proprio dinanzi alla porta e il tappezziere gli era corso incontro aiutandolo a smontare. Grazie, caro Vergani! Sono tutto sconvolto! Ah, che disgrazia! Su di corsa per le scale, e l'altro dietro. Ma di sopra non c'era quell'ignorante maleducato del Brunetti?... Quel seccatore indiscreto di Pietro Laner?... Ah, che disgrazia! Ah, povero Fara-Bon!
Cantasirena, sbuffando, teneva una mano sul pancione ansante, come per rimetterlo in calma, e coll'altra, preso un fazzoletto, si asciugava il sudore. Seccatori insistenti! Morti di fame! Poi avvicinandosi, ancora colla voce rotta, oppressa, chiamò il tappezziere: Sono con lei.... signor Vergani.... ma quando fu sull'uscio si fermò d'un tratto per raccomandare al Brunetti di non andarsene.
Provocare una diserzione, una defezione quasi generale nel campo della Cisalpina era stata cosa semplicissima. Il Vergani era stato adescato coll'offerta del completo addobbo delle carrozze elettriche, il Bizzarelli e il Brunetti conquisi dall'appalto degli stampati e dall'affidamento della pubblicit
Il Bizzarelli e il Brunetti si scambiarono una rapida occhiata; il Vergani sembrò destarsi, si rizzò sulla seggiola. Soltanto gli occhiali di Evelina erano sempre fissi sullo zio Matteo, in quel modo curioso che nell'ombra pareva un luccichìo e una risatina....
La prima fila delle sedie era occupata dai giovani collaboratori delle Risorse Italiche, venuti col direttore da Milano. Le testine ben pettinate e lucenti, i visetti seri e impassibili non esprimevano altro che la boria schifiltosa di non volersi confondere coi provinciali.... Vide il Brunetti, il Bizzarelli.... Dio, quei visi lunghi come la fame!... Non ricordavano altro che debiti, scadenze, querimonie!... Cantasirena soffiò stizzito e continuò a girare collo sguardo. Il Vergani pareva mezzo addormentato.... Il marchese Duranti, seduto di sbieco sdegnoso e arcigno.... Pietro Laner cretino, imbecille! sospirava.... D'un tratto Cantasirena s'incontrò negli occhiali luccicanti di Evelina, acquattata all'ombra, in mezzo ad un gruppo di signore: le autorit
Dott. cav. PIO CALCA, Possidente; avv. comm. PASQUALE TODDO-BERTÙ, Deputato; barone comm. VINCENZO LO FORTE DI SANTA TRINITA, Deputato; PIETRO LANER, Possidente-Pubblicista; AMBROGIO VERGANI, Industriale; CAMILLO BERETTA, Banchiere; marchese comm. GIAN FRANCO DURANTI, Possidente; SERAFINO CARLI, Possidente; FRANCESCO PALAZZOLI, Costruttore; NAPOLEONE SALVALAJ, Pubblicista; cav. MARCO SAL
Morti di fame, perchè la nostra parte.... l'ha mangiata lei! Il Bizzarelli, il Vergani, gli altri, lo tiravano per la giacchetta: volevano farlo sedere, volevano farlo star zitto, ma non c'era verso. Lasciatemi parlare! gridava il Brunetti più forte, più rosso, più in furia. Lasciatemi parlare! Sono mesi e mesi che ingoio, che soffoco, che mi strozzo! Sissignore!
Quel povero Tolomei? La Cisalpina gli ha dato il tracollo! Il Bizzarelli, il Vergani, il Palazzoli, il Brunetti?... Tutti galantuomini, gente di lavoro, padri di famiglia, buttati sul lastrico!... Anche il conte Bobboli, tirato dentro pei capelli, intimidito, ricattato, come forse il Duranti! Anche il Beretta, persino donna Alessandrina, la madre di Pio Calca!... Tutti senza un soldo!
Monsieur?... perché monsieur? continuava a pensare il pover'uomo, sempre più inquieto. Che cosa c'è di nuovo? Sono stato dal Borgondio rispose dal Cartolari, dal Mazza, dal Poncelletti, dal Vergani e seguitò ad infilar nomi quanti gliene venivano in mente, finché sua moglie lo interruppe con una risataccia. Simpaticone, il nostro Monsieur.
Oltre al Tolomei, al Bobboli, a Pio Calca, oltre al marchese Duranti che dopo aver rinnegato Cantasirena quando ormai lo credeva liquidato e morto, adesso, per riamicarselo, comperava le azioni della "Cisalpina" oltre al Brunetti, al Vergani, al Bizzarelli, si mettevano in moto, si agitavano tutti i parenti e i dipendenti di costoro. E i radicali che lavoravano per il Tolomei, e i clericali che lavoravano per Pio Calca, e gli avversari del Bonforti, che volevano ad ogni costo il conte Bobboli!... Poi i venti ingegneri, poi i cinquanta assistenti, poi tutti gli altri che avevano da guadagnare, da lavorare, da sperare nella "Cisalpina" e anch'essi, alla lor volta, colle loro famiglie, i loro amici, le loro aderenze. E da una parte il prefetto e gli agenti del Governo, e dall'altra i sindaci, i comitati, le associazioni.... Più aumentava la folla, più s'ingrossavano gl'interessi, le speranze crescevano, si accendevano le passioni, gli odî, le guerre, le cupidige. E in mezzo a quella turba, a quella folla, l'architetto Fontanella, intrigante, strisciante, petulante; e sopra la folla, sopra tutto, Matteo Cantasirena, sempre olimpico, maestoso, sereno, sempre convinto nella giustizia della lotta elettorale, nella bont
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