Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 23 giugno 2025


Se vi è per ogni persona nello stato di calma sicura una punta di crudele compiacenza dinnanzi allo spettacolo dell'ambascia altrui, la contessa di Verdara doveva trovare tanto più giusto che Massimiliana soffrisse, quanto più aveva sofferto lei stessa. Nondimeno, chinata sulla sua giovane amica, le prodigava dolci parole, carezze materne, senza osare di riconoscere quanta parte aveva in quella sua piet

La conversazione si era fatta generale, la contessa di Verdara parlava a bassa voce con la sua giovane amica che si teneva vicina; quando il domestico, sopravvenendo, annunziò ad un tratto Ermanno Raeli. Nell'attenzione generale con cui gli astanti si erano rivolti verso l'uscio, il piccolo sussulto che la contessa non era riuscita a frenare passò inosservato. Tutti conoscevano, in quella societ

La contessa di Verdara, tra riluttante ed insistente, ma comprendendo di non dover chiedere di più, era scomparsa in fondo al corridoio; la signora d'Archenval, accasciata sul suo letto, con la faccia tra le mani, non dava alcun segno di vita e Massimiliana restava tutta allo schianto che la tragica prova le aveva prodotto.

La signora di Verdara chinò il capo, in atto che poteva parere di adesione a quel modo di vedere, un ringraziamento pel complimento che vi si racchiudeva, o anche il desiderio di mutar discorso. Ella sentiva che era molto più difficile di quanto non avesse pensato il disporre le cose in modo da strappare una confessione ad Ermanno; ma tale difficolt

Questi versetti d'un frammento d'iscrizione araba furono i primi che Ermanno Raeli spiegò quando, all'arrivo di Giulio di Verdara e delle signore, la comitiva cominciò il suo giro. La contessa Rosalia di Verdara poteva avere, a quel tempo, poco più di trent'anni. Alta, slanciata e flessuosa come un ramo di palma, bruna dalla carnagione leggermente dorata, dagli occhi vivi e profondi, ella riuniva la simpatia del più puro tipo siciliano all'eleganza e allo spirito di una parigina. Tutto in lei rivelava la gran signora di razza, l'agevole sicurezza di , la padronanza che esercitava dintorno, la distinzione del tratto, il modo di dire le cose più indifferenti. Appena suo marito ebbe pronunziato il nome di Ermanno, districato il braccio dal mantello che ricopriva l'abito di velluto e gros grain mordoré, chinando amabilmente il capo su cui portava una capottina analoga, guernita di un grosso colibri bianco, ella gli aveva stesa la mano: «Io gi

Da parte di Giulio di Verdara, nulla v'era di mutato nelle sue relazioni con la moglie; ed egli pareva tanto meno essersi accorto dei nuovi sentimenti nati nell'animo di lei, che spesso egli era il primo a parlarle di Ermanno Raeli con quel tono di leggiero persiflage sotto al quale soleva nascondere tutti i suoi affetti e tutte le sue opinioni. Fu dunque senza nessuna istigazione da parte della contessa, e quando il pensiero di lei si era gi

Malgrado il suo stratagemma, egli temeva sempre che l'allusione fosse afferrata; ma finì col rassicurarsi completamente. Giulio di Verdara gli aveva risparmiate le sue osservazioni, e la contessa pareva tanto caduta nell'inganno, che lo aveva cortesemente rimproverato di non avergli dato dei versi originali. Anche la signorina di Charmory li aveva letti; ma nulla faceva sospettare ch'ella avesse afferrato il vero senso di quelle parole. Il suo spirito sembrava sempre assente dalla circostante realt

Prendendo parte alla conversazione, la contessa serviva il the ai suoi amici, e ad un tratto sopravvenne Giulio di Verdara. «Ci sei capitatoesclamò, con un risolino, nello scorgere Ermanno; poi, rivoltosi alla signorina Massimiliana: «È leiaggiunse, «che ha avuta la virtù di apprivoiser l'amico mioLa contessa reclamava allora la sua parte di merito. «In verit

Lo spettacolo di quel dolore si faceva attristante. Rosalia di Verdara aveva dimenticato il proprio interesse che si giuocava in quella partita, per darsi tutta alle cure che lo stato della sua giovane amica richiedeva. Ella sentiva che nessuno di quei pretesti reggeva, comprendeva che sarebbe bastato insistere ancora un poco, perchè Massimiliana le dicesse tutto, le svelasse il secreto che la soffocava; ma la sua lealt

La risoluzione che Ermanno Raeli aveva presa quella sera domandava, come principale condizione, che egli non vedesse la signorina di Charmory. Invece, le promesse fatte alla contessa di Verdara, delle quali questa aveva chiesto l'adempimento, lo misero di nuovo, fin da qualche giorno dopo, in presenza di Massimiliana. Erano delle visite alle chiese ed ai monumenti, escursioni a Monreale, a Solanto, per tutti i dintorni più pittoreschi; delle lunghe trottate alle falde di Monte Pellegrino, durante le quali l'intimit

Parola Del Giorno

prorruppe

Altri Alla Ricerca