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Felicissimi, Eccellenza, se la memoria del perduto genitore non venisse di tratto in tratto a turbarmi; ma i suoi anni erano molti, e morì come un fanciullo che si addormenti... Egli non aveva rimorsi su l'anima.... e le sue notti io le so dire ch'ei le dormiva tranquille... povero padre! E dicendo si asciugava le lacrime. E voi, donna, vi sentite felice?

Vivi, le l'ho detto; vivi triste, ma vivi. Col desiderio di me, ricordati, col desiderio di me! Sentirei freddo, nella tomba, se il tuo amore non venisse a ricingere le mie povere ossa, l

Cercava un luogo donde gli venisse fatto sentire qualcosa di tutti quei misteriosi discorsi, e andava attorno, assai più grazioso in vista, ma non meno avido, del leo rugiens quaerens quem devoret, di cui parlano le Scritture.

Io avevo veduto quella mattina stessa in mano a Fulvia tre biglietti da L. 500 che aveva ricevuti dall'impresario; il primo quartale anticipato della sua modesta scrittura da esordiente; e sapevo bene da che parte venisse l'offerta sardanapalesca.

Iersera... Dopo le sette e mezzo... Era tardi per telegrafarti a Roma... Si poteva, lo so, telegrafar lungo la via... Ma per dar questa notizia era meglio che venisse qualcheduno... E son corso alla stazione appena in tempo di prendere il diretto delle 8.15... A Pisa non era possibile d'arrivare.... A Spezia ero gi

Le lettere che riceveva dalla famiglia gli rinverdivano le speranze ogni tre mesi, ma, tra l'una e l'altra del trimestre, aveva dei momenti neri di ipocondria. Gli pareva che più nessuno pensasse a lui. Prima che venisse l'indulto me ne fece leggere una la quale gli dava l'idea che finalmente il sovrano si era commosso del suo stato. Egli era convinto che S. M. stava per firmare la sua grazia. Ma il giorno che mi vide partire senza novit

Cipriano aveva tutto l'interesse a far che la cosa venisse a maturit

Credeva di avere la scienza infusa, e parlava a diritto e a rovescio d'arti liberali, di politica, di araldica, e d'ogni altra cosa che venisse in discorso. Diceva roba da chiodi della musica moderna, e sospirava i tempi beati del suo amico Paulucci, che sapeva mettere a segno i rompicolli. Tra tutte le sue ubbíe, la più grave era certamente quella di credersi un gran maestro di cerimonie, di guisa che taluni gli avevano imposto il soprannome di gran ciamberlano, e parecchie famiglie, pigliando la sua scienza sul sodo, lo consultavano sulle formalit

«. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tendo l'orecchio a udire se mai venisse dalla citt

Poi che Ruggier di vista se le tolse, al buon destrier Frontin gli occhi rivolse: 49 e si deliberò di non lasciarlo, che fosse in preda a chi venisse prima; ma di condurlo seco e di poi darlo al suo signor, ch'anco veder pur stima. Poggia l'augel, può Ruggier frenarlo: di sotto rimaner vede ogni cima ed abbassarsi in guisa, che non scorge dove è piano il terren dove sorge.