Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 4 giugno 2025


Ho voluto descrivere insino all'ultimo la sorte toccata ai congiurati del 1814, ed ho taciuto perciò gli avvenimenti accaduti nei quattro anni ch'essi passarono in carcere. Ritorno ora indietro per adempire il mio debito, cioè per far conoscere la storia della Lombardia dall'anno 1814 sino ai nostri: storia invero assai incompleta, siccome quella che non registra altro che congiure sventate o editti promulgati, e nella quale non vedesi la nazione operare cosa veruna, esercitare influenza autorit

87 Da Ercole partirsi riverente si vede, e da la madre Leonora; e venir sul Danubio, ove la gente corre a vederlo, e come un Dio l'adora. Vedesi il re degli Ungari prudente, che 'l maturo sapere ammira e onora in non matura et

Morto poi Clodoveo, continuò a guerreggiar co' franchi e co' borgognoni; ed insomma, o in nome proprio o del pupillo, vedesi Teoderico signoreggiare, intorno al 520, Illirio occidentale, gran parte di Pannonia, Norico, Rezie, Gallia meridionale e Spagna. La Theiss, il Danubio, il Rodano, la Garona erano limiti all'incirca del magnifico regno. Continua.

Egli alza il guardo e vedesi vicino cinger intorno la celeste turba, ch'ognun sta penseroso e 'n terra chino, con quelle orribil armi; onde si turba nel volto il bel sembiante e di spavento piange, tremando come fronda al vento.

Del resto, da ciò e da tutta la storia vedesi, che fu un governo da stranieri lontani, peggior sempre che quello di stranieri stanziati.

Incominciò con grandissima moderazione verso Arrigo; sottoposesi, secondo il costume, all'approvazione di lui, non die' séguito per allora alla citazione fatta dal predecessore; si proferse mediatore tra esso il re e i principi e popoli tedeschi sollevati; e andato a Benevento e a Capua, vi ricevette il giuramento da Landolfo ultimo de' principi longobardi di Benevento, e da Riccardo uno di que' principi normanni che andavan crescendo . Nel second'anno di suo pontificato adunò un gran concilio; e cosí fece quasi ogni anno poi; onde vedesi essere lui stato uno di que' principi, che, volendo far molto e contro a molti, sentono aver bisogno pur di molti, e non temono avversari amici: i concili eran allora ai papi ciò che allora ed ora le assemblee nazionali ai principi secolari, impedimento ai mediocri, nuova forza agli operosi ed arditi.

97 Vedesi altrove da la patria riva pugnar incontra la più forte armata, che contra Turchi o contra gente argiva da' Veneziani mai fosse mandata: la rompe e vince, ed al fratel captiva con la gran preda l'ha tutta donata; per vedi altro serbarsi lui, che l'onor sol, che non può dare altrui.

E intanto, in aprile 1167, s'erano adunati al monastero di Pontida i deputati di Cremona, Bergamo, Brescia, Mantova e Ferrara, una prima lega lombarda simile alla veronese. E qui vedesi che molte cittá, dapprima imperiali, s'eran giá riunite alla causa comune; e giá entrar a paro dell'altre Milano, testé riedificata in mirabile modo, a gran concorso delle cittá concordi.

Poi dopo il riso atteggiasi a disdegno: Tutti siete così! Promesse, vanti, Folli speranze! ed ardui indi i perigli, Lunghe le imprese, ed il mio re frattanto Per vantaggi non suoi perde i suoi prodi! T'acqueta, dice con infinta calma Il fremente Manfredo; oltre poch'ore Non dureran gl'inciampi: un solo basta Gagliardo assalto, e il disporrem veloci. Mentre a dispor l'assalto ardimentosi Coopran gl'intelletti de' supremi E l'obbedir delle volgari turbe, Congegnando, apprestando armi, brocchieri, Ferrate travi e macchine scaglianti, E tutta la pianura è voce e moto E cigolìo di carri, e picchiamento Di mannaie che atterrano le piante, E stridere di pietre agglomerate, E in mezzo alle fatiche or la bestemmia E l'impudente ghigno, ed ora il canto Dentro Saluzzo non minor s'avviva Il poter delle menti e delle braccia Per la sacra difesa. Ignoti e pochi Sono gl'interni traditori, e a mille Ardono i cuori allo stendardo uniti Del marchese Tommaso. Ei di que' prenci Magnanimi era, ch'ove rischio appaia, Brillan di nova luce, e più sublime Han la parola, e più sublime il guardo, E quasi per magìa destan ne' petti Della poc'anzi malignante plebe Amor, concordia, ambizïon gentile. Pressochè in tutte l'alme ivi obblïato È questo o quell'error che, apposto o vero, Jer gran macchia parea sovra Tommaso: Più non vedesi in lui che un assalito Posseditore di paterni dritti, Un amato signor, una man pia Che premiava e puniva e sorreggeva, E ch'uopo è conservar. che la stessa Bellissima Riccarda, onde cotanto A' Saluzzesi dispiacea la stirpe, Più d'abborrita origine non sembra, Or che il popol la vede paventosa, Ma non gi

Nondimeno allorquando dal tempio Uscir vedesi l'Onnipotente, Tra le mani d'un debil vivente, Pe' sentieri che tutti calchiam, Pare a noi che vieppiù ci sorrida, Che vieppiù ci si faccia fratello: Per pregarlo un impulso novello, Una nova speranza sentiam.

Parola Del Giorno

prorruppe

Altri Alla Ricerca