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Aggiornato: 6 giugno 2025
E pur, ovunque esser ti trovi, ch'altri non conosca l'astuziette tue donde prevali, ti fai sí grande che, s'avessi l'ali cosí d'ogni altro augel com'hai di mosca, egual salir vorresti al gran Monarca; lo quale sol vòl essere, che senza sian l'opre sue d'alcuna esperienza, ove egli pienamente e ratto varca. Ars comparatione naturae musca est ad aquilam.
DON IGNAZIO. O madre, cavami fuor delle porte della morte, dimmelo certamente se è viva; perché ella sará mia, ancorché voglia o non voglia tutto il mondo. POLISENA. Ed ella piú tosto vol esser vostra che sua, e per non esser d'altri volea esser piú tosto della morte. DON IGNAZIO. Donque gli occhi miei vedranno un'altra volta Carizia, e aran pur lieto fine le mie disperate speranze?
VIRGILIO F., loc. cit. BARETTI M.: Geologia della Provincia di Torino. Torino, F. Casanova, 1893, p. 352-53. UZIELLI G. e DRUETTI A.: La Geologia e le sue relazioni con l'ingegneria italiana. Torino, 1890. Sullo studio del movimento dei ghiacciai: Relazione della Commissione nominata dalla Sede Centrale del C. A. I. nella «Riv. Mens.» vol. XIV pag. 199.
Io voglio, io voglio vivere, e aver sempre vent’anni, Sfiorar tutti gli spazii col vol di tutti i vanni, Rider, gioire, amar; Vo’ inebbriar di raggi la gioventù superba, Lieve siccome un’ala, fresca qual filo d’erba, Limpida come il mar!...
Vedi «Riv. Mens.» vol. XIV pag. 459. Emilio Rey. Non parte mai del tutto chi lascia dietro di sè buona memoria.
Le di lui mani stringevano una delle superbe colonne di granito. Vol. IV, pag. 244. Romanzo AUTORE DEI ROMANZI ASTORRE MANFREDI e IL DUCA DI ATENE Propriet
E, se si vol far progresso, ultimamente si ha da venire a quel fine: o che li denari vi siano prima venuti, o che ve li abbia per le medesime strade. Se il mercante sará del medesimo Regno, come pagará questi denari, se prima quello non ce li ha inviati? E, se si dice che ce li ará inviati per cambio, si risponde come prima.
Marin Sanudo, Cod. Marciani, vol. Copia de una letera de ser Donado da Leze, podest
Aveva lasciato alla vedova le carte che dichiaravano essere lui entrato al servizio militare in luogo di Damiano: e la mattina appresso, col cuor leggìero e contento, e colla persuasione di aver fatto la cosa più naturale del mondo, partiva cogli altri coscritti per lontane contrade, onde forse non doveva tornare mai più. Fine del tomo primo. Vol. 2. Capitolo Primo.
Ma la dea mostrò col fatto di non voler tradire il suo devoto, poichè mi fu sempre guida e mi circondò di custodi, chiamando degli angeli dal Sole e dalla Luna»⁴⁸. ⁴⁵ Amm. Marcell., Vol. ⁴⁶ Idem, Vol. ⁴⁷ Idem, Vol. I, 64.
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