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Aggiornato: 3 giugno 2025
Il re pareva assorto in un'estasi di contemplazione, e non dava risposta. Frattanto i ventiquattro nasi, sotto il comando del loro capitano, eseguivano delle evoluzioni bizzarrissime per le quali tratto tratto veniva intercettata la luce delle finestre. La regina entrò nella sala inosservata.
La sua nera armatura era tutta fracassata... I suoi begli occhi, attizzati da un'estasi frenetica piangevan tratto tratto su la sua guancia cava una goccia di lava, ed il suo volto incandescente ansimava. Ho posseduto gridò ancora donne e donne, agitate da un'atavica foia, insaziate d'ebbrezza e di piacere... E a lunghi sorsi bevvi le loro inebbrianti nudit
Egli la contemplava in un'estasi muta; Le baciava la fronte; la chiamava folletto; Le dicea di ripetergli: "Oh! Mio babbo diletto!" Ai villani, recando la solita scodella Di vino, domandava: "Non è vero che è bella?" Volea che alla domenica ogni donna, alla messa, Mormorasse vedendola: "Guarda com'è ben messa!" Le aveva appreso a leggere. Ma pel povero padre vennero i giorni mesti
Onde Mary mormorò fra sè: Eh! feci pur bene a non rimandare il povero. Caspita! dieci zecchini di mancia! L'innamorato dev'essere un gran signore. Mary, Mary, proruppe Rosina uscendo da un'estasi, io l'ho veduta; era l'ombra del padre mio, sì, l'ombra del padre mio.... e questo fiore? qual coincidenza! Ah! esso decider
L'aria aveva tesori ineffabili, fragranze arcane, che le assopivano il sangue nelle vene. Presentiva una beatitudine, un'estasi, come il corpo mollemente adagiato in un morbido letto attende e pregusta un bel sogno. In quella soave dormiveglia dei sensi, la bella fidanzata porgeva orecchio al susurro dell'aura e al bisbiglio d'una voce sommessa.
Poco dopo entrò nell'agonia, che pareva un'estasi consolata da soavi visioni. Sulla sera, quando l'ultimo raggio del sole illuminava il suo pallido volto, spirò tranquillamente, come un fanciullo che s'addormenta. Tutto il villaggio seguì la bara che trasportava al cimitero le spoglie mortali del buon padre di famiglia.
Marta sollevò gli occhi, girandoli torno torno come per prendere possesso d'ogni cosa; e quando ebbe ben riguardata la camera, il letto, le cortine a fiori, fissò Alberto con un'estasi tale di riconoscenza, di tenerezza timida e ardente, che egli, un po' sorpreso, la baciò, non sapendo che dire. Ella trasalì tutta, colla speranza di una rivelazione. O mio Alberto, mi amerai sempre, sempre?
Libar vorrei Qualche satanico filtro amoroso Che addoppi l'impeto dei sensi miei!... Poscia al riposo Eterno chiudere gli occhi; il passato Tutto in un'estasi ridir fra noi... Scendere all'Èrebo martirizzato Dai baci tuoi.
Parola Del Giorno
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