Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 12 giugno 2025
L'Adda sa bene di non poter contendere col Po, presso il quale il Monti è nato, e prima di lui Lodovico Ariosto ed il Guarini, ma pur si gloria che presso le sue rive abbia cantato un giorno Giuseppe Parini, l'Orazio lombardo. L'Adda dice: Quivi sovente il buon cantor vid'io Venir trattando con la man secura Il plettro di Venosa e il suo flagello, O traendo l'inerte fianco a stento, Invocar la salute e la ritrosa Erato bella, che di lui temea L'irato ciglio e il satiresco ghigno; Ma alfin seguïalo e su le tempie antiche Fêa di sua mano rinverdire il mirto. Qui spesso udillo rammentar piangendo, Come si fa di cosa amata e tolta, Il dolce tempo della prima etade, O de' potenti maledir l'orgoglio, Come il genio natìo movealo al canto E l'indomata gioventù dell'alma. Or tace il plettro arguto e ne' miei boschi È silenzio ed orror. Te dunque invito, Canoro spirto, a risvegliar col canto Novo rumor Cirreo. A te concesse Euterpe il cinto, ove gli eletti sensi E le imagini e l'estro e il furor sacro E l'estasi soavi e l'auree voci Gi
Il signore De Genè, trattando degli errori popolari che corrono intorno gli animali, deplora meritamente che la Chiesa abbia tolto per simbolo di cosa tanto solenne uno errore popolare.
Vedi come l’ha dritte verso ’l cielo, trattando l’aere con l’etterne penne, che non si mutan come mortal pelo». Poi, come più e più verso noi venne l’uccel divino, più chiaro appariva: per che l’occhio da presso nol sostenne, ma chinail giuso; e quei sen venne a riva con un vasello snelletto e leggero, tanto che l’acqua nulla ne ’nghiottiva.
Mastro Jacopo, quando lasciava di brontolare e si disponeva a chiacchierare, avrebbe potuto dar dieci punti dei sedici a Marco Tullio Cicerone. S'intende a Marco Tullio, quando parlava pro domo sua. Infatti, il vecchio pittore, trattando la causa di Spinello, parlava anche un pochettino per sè. Non era lui che aveva allogato il lavoro al discepolo? E quel discepolo non doveva sposare la sua bella figliuola? Immaginate dunque gli sforzi d'eloquenza che fece coi massari del Duomo. Spinello aveva fatto un'opera maravigliosa, e su questo non ci cascava dubbio, lo avevano riconosciuto tutti, massari e non massari. Quanto alle tinte e alla buona preparazione della calce, non c'era stato niente di diverso, pel Miracolo di san Donato, da ciò che aveva fatto lui, mastro Jacopo, per gli altri affreschi del Duomo. Il tradimento era certo, e veniva da qualcheduno dell'arte. Anzi, mastro Jacopo e Spinello Spinelli sapevano gi
Ché se le femine cinte di mura e sotto le guardie di madri, padri e fratelli pur fanno delle scappate, come tu, andando libera e trattando con gentiluomini giornalmente, non avevi da pericolare? Dogliomi ch'io non sapendo che fusse femina l'ho fatto conversar con lui e interdettole ogni altra conversazione, talché io medesimo son stato il ministro e il fabro della mia ruina.
Un giornale che a me non cadde di dover nominare molte volte che potevasi a lode, e però non lo vo' nominare, adesso che devo contradire in parte a una sentenza forse non propria de' suoi direttori; un giornale italiano, trattando di quella che molti chiamano vendita della Venezia, soggiunge che l'Austria, liberata da quest'impaccio e pericolo sempre più minacciante, potr
Verso le undici di sera chiamò intorno a sè i migliori suoi ufficiali e i pochi suoi fidi, e svelò loro l'incrollabile suo proposito di sottrarsi ai patti che il governo della repubblica Sammarinese stava trattando collo straniero. «A chi vuole seguirmi, egli dice, io offro nuove battaglie, patimenti, esiglio; patti collo straniero mai».
E, per lasciar di discorrere sopra diverse facoltá e arti, trattando sopra la materia propria, de pochi disordini che succedono nelli Stati non si ha la causa cosí facile, ma della maggior parte è manifesta; nientedimeno non solo non è cosí facile di remediare alli disordini predetti a chi governa, ma il piú delle volte si rende tanto difficile, che con esorbitante provisione meno vi si arriva; che, per essere cosa nota, non occorre diffondersi in questo.
Vedi come l'ha dritte verso 'l cielo, trattando l'aere con l'etterne penne, che non si mutan come mortal pelo>>. Poi, come piu` e piu` verso noi venne l'uccel divino, piu` chiaro appariva: per che l'occhio da presso nol sostenne, ma chinail giuso; e quei sen venne a riva con un vasello snelletto e leggero, tanto che l'acqua nulla ne 'nghiottiva.
Gia` s'inchinava ad abbracciar li piedi al mio dottor, ma el li disse: <<Frate, non far, che' tu se' ombra e ombra vedi>>. Ed ei surgendo: <<Or puoi la quantitate comprender de l'amor ch'a te mi scalda, quand'io dismento nostra vanitate, trattando l'ombre come cosa salda>>. Purgatorio: Canto XXII
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca