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Aggiornato: 3 luglio 2025


Ed io saprò farvi amaramente pentire d'esservi presa di me un barbaro giuoco;.... d'aver tentato una volta ancora di farmi uccidere la duchessa.... Ah se donna Maria avesse potuto ritornare indietro!... Ma non era più tempo. Perdono i vostri brutali trasporti, disse, e.... Perdonate?.... Che d'uopo ho io del vostro perdono? Che feci alfine? Che faceste? Osate chiederlo?

E se l'amore delirante di Elvira non lo aveva infiammato, bisognava proprio credere che egli fosse, al pari della salamandra, insensibile a qualunque fiamma. Non era dunque per esaurimento di passione che mostravasi nemico dei trasporti amorosi; non si trattava di guarire una malattia, di ravvivare un sentimento; ella si trovava davanti ad un nulla assoluto.

Il mio cuore è buono; sentii il suo dolore, ne presi la mia parte. Dinanzi alla crisi tremenda della separazione, tutti i trasporti si ridestarono in me. La bella figura piangente di Vittoria grandeggiò ai miei occhi di tutta la nobilt

Il giovane non erasi mai sentito l'animo leggero; il cuore balzavagli dalla gioia, e tutti gli oggetti a lui intorno parevano più belli ed interessanti. Sant'Aubert osservò i di lui trasporti, e gli disse: «Che cos'avete che v'incanta? Oh! la bella giornatasclamava Valancourt; «come splende il sole, come pura è l'aura qual sito magico!

La presenza di mia madre, la paura dello scandalo, ed anche... vedi se, il mio cuore era buono! il pensiero di addolorare e coprir di ridicolo un uomo che sinceramente mi amava, paralizzò quell'impeto di passione, e il irrevocabile fu proferito!... Eugenio, tu non puoi ideare quanto costi ad una misera donna il doversi prestare ai trasporti di uno sposo... giovane... ardente... impetuoso!... La mia virtù mi sostenne... Il matrimonio dava al marchese dei diritti, e mi imponeva dei doveri...io ebbi l'eroismo del sacrifizio mi sottomisi!

La pia conversazione del confessore, la dolcezza delle sue maniere, che somigliavano a quelle del defunto padre, calmarono un poco la violenza dei suoi trasporti: innalzò il cuore all'Ente Supremo, presente da per tutto. Relativamente a Dio, pensava Emilia, il mio dilettissimo padre esiste come ieri esisteva per me: egli non è morto che per me; per Dio, per lui, veramente esiste.

Ad onta dei bandi viceregali e delle promozioni testè menzionate, l'esercito italico rimase attonito e costernato in sulle prime dalla notizia dell'armistizio conchiuso fra il principe Eugenio e il maresciallo Bellegarde. Ma ben presto si dileguò quella costernazione. Il generale Teodoro Lecchi assicurò l'esercito che il vicerè non s'indurrebbe giammai ad abbandonarlo, e che ogni sforzo di lui tenderebbe, all'incontro, a stabilirsi fermamente in mezzo all'esercito stesso ed in Italia. Le quali assicurazioni mutarono repentinamente in trasporti di gioia e di riconoscenza le mormorazioni che prima si erano udite. Gli è certo, di fatti, che i generali Fontanelli e Bertoletti, partitisi pria del 20 d'aprile da Mantova per a Parigi, e latori di istruzioni ufficiali per non chiedere altro che la conservazione e l'independenza del reame d'Italia, erano stati inoltre incaricati, non solo dal vicerè, ma e dall'esercito, di far instanza acciò al principe Eugenio venisse data la corona italica. Intanto l'avviso ufficiale del conchiuso armistizio, e l'ordine di convocare il senato per la nomina dei due oratori del governo da spedirsi a Parigi, erano gi

Pensare a voi, amarvisclamò Valancourt. Tentate di moderare siffatti trasporti per amor mio, tentatelo! Per amor vostro! , per amor miodisse la fanciulla con voce tremante; «non posso lasciarvi in questo stato. Ebbene, non mi lasciaterispose Valancourt; «perchè lasciarci, o almeno lasciarci prima dell'albeggiare del ?

Tutti gli altri commensali, i servi medesimi gli si affollarono, gli si chiusero intorno gridando, applaudendo delle mani, tanto il contento della duchessa era contento per tutti!! Fu uno spettacolo strano e commovente, e il Palavicino, vedendo di quanta forza era amato da quella donna, di cui osservando i trasporti, osservava anche la bellezza abbagliante, più abbagliante in quel disordine stesso, fu tolto un momento dai pensieri che lo avevano accompagnato in tutto il viaggio, e non potendo resistere al sentimento di una viva gratitudine, corrispose alle proteste d'amore con altrettante.

Chi sono io?... Non ti ricordi della signora Aia? Certo che Bebè se ne ricordava, ma i suoi trasporti per la signora Aia erano molto diminuiti. Non lei aveva visto al suo letto durante la breve malattia, bensì Miss Olivia che con la mano le faceva le ombre sul muro, che le raccontava tante belle storie, che le cullava i sonni con una sua dolce canzone.

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