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Aggiornato: 2 giugno 2025


La nostra artiglieria durante la notte o rallentava i tiri o li cessava dando occasione al nemico di spingere innanzi le sue opere, alacre, e sicuro, andavano con miglior fortuna le cose pel contado dintorno a Roma, che il generale Morris scorrazzando per la campagna dalla sinistra del Tevere sovente s'impadroniva del fodero avviato alla citt

T rema ciascun in lor, mirando come I vi sia la virtude, che distempre N ostra natura e 'n ferro i cuori tempre, A cciò piú di leggier lor tiri e dome. «Pulchra facile amatur, foeda non facile concupiscitur». HIER. D i calamita dunque se non sète, I n voi di cotal pietra è forza almanco V ivace , ch'ogni materia liga.

E i difensori delle batterie fecero pure miracoli e innanzi tutti i cannonieri inferiori per l'armi, mal coperti da terrapieni improvvisati, costretti a combattere con pezzi da campagna contro pezzi d'assedio più di una volta fecero tacere le batterie nemiche; ne sconquassarono o ne demolirono le opere, strapparono per la giustezza dei tiri e l'intrepidezza della difesa grida d'ammirazione anche agli stessi nemici.

E tiri pur oltre, che io baderò a non farlo uscire spedato per le vie dirotte, che Giuliano ebbe a fare su d'un muletto, pigliato a nolo nella terra di Carcare; piena allora di contrabbandieri, che facevano servizio con pronto animo, a chi avesse viso di perseguitato e di largo spenditore.

Onde, perfido, avvien che t'è caro Il discorde voler, che in duo cor miri, Ir non mi lasci al facil guado e chiaro E nel più cupo e maggior fondo tiri; Da chi disia il mio amor tu m'allontani, E chi m'ha in odio, vuoi che adori ed ami!

Sarebbe storia tediosa quanto rea raccontare le frodine, le insidiucce, le furbizie, le mancinate, i tiri mascagni, affinchè il Guerrazzi non fosse eletto deputato.

Fate che non si dia a nessuno, ché la voglio io. MALFATTO. Oh de sotto! Volete che tiri? REPETITORE. E va' in mal'ora, poltrone! MALFATTO. Son piú omo da bene che non simo noi. PRUDENZIO. Lèvate de . MALFATTO. Non me nne voglio levare. RUFINO. Orsú! Se volite venire, speditevi; se non, me nne voglio andare, ché l'è tardo. PRUDENZIO. Odite, omo da bene.

Cappio, non vorrei ch'un altro cappio mi strangolasse. CAPPIO. Staremo sempre in festa e gioia. LARDONE. Ed io balzato in una galea. CAPPIO. Qui non ci è pericolo manco d'un filo. LARDONE. Ma d'una corda. E giá mi sento prurire il collo: come la calamita tira il ferro, cosí par che la forca mi tiri il collo molte miglia. Cappio, tu cerchi la mia rovina.

Il loro battaglione, imboscato dietro varii scaglioni di trincee e di fossi, aprì un fuoco infernale di fronte, e questi soldati, addestrati ai tiri ed armati d'eccellenti carabine, in poco tempo fecero un monte di cadaveri e di feriti ad occidente del ponte del Volturno.

Ma l'amore fa di questi tiri, e ne fa anche di peggio!... Quando dal suo camerino ella vedeva Giacomo avvicinarsi, le batteva il cuore e arrossiva d'improvviso, come una giovinetta, come un'ingenua sensitiva, ancora ai primi palpiti.

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