Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 24 giugno 2025
La donna lo aperse, lo lesse, lo mise in tasca, e disse a Geltrude: Va bene. Non c'è risposta. A me: È Angela Tintaro che mi scrive. Che esagerazione! esclamai seccato. Quando non viene a trovarti, ti scrive; quando non ti scrive, ti manda dei fiori. Almeno potrebbe sceglier delle ore più adatte, per annoiare il prossimo! Lidia strinse le labbra senza rispondere.
La vena di Lidia persisteva, e la donna era tutta gioiosa, chinandosi verso Angela a mostrar le carte propizie, non conosciute da lei, ma salutate con un sorriso di stima. Verso mezzanotte, la vittoria di Lidia era compiuta e il suo umore serenissimo; Gian Luigi rimetteva a posto i due mazzi di carte, ed Angela Tintaro diceva: Sei così fortunata all'écarté che non puoi aver fortuna in amore!
Fra i primi a uscir dalla chiesa, notai Gian Luigi Sideri, pallidissimo, coll'occhio smarrito e atono: sembrò cercare qualcuno in mezzo alla folla, si diresse verso le carrozze da nolo ad interrogare i cocchieri, e a pochi passi da me, tornò indietro, senza vedermi. Giorgio Uglio vestito a lutto, impassibile, badava a dare ordini e a sorvegliare che nulla fosse dimenticato di quanto prescriveva l'uso in tali circostanze. Angela Tintaro venne poi, maestosa e raccolta, nella sua andatura di matrona..... Quindi mio suocero, Pietro Folengo, partito la mattina da Pallanza qualche ora prima di me, si pavoneggiava in una solennit
Quando l'orchestra attaccò il valzer, raggiunsi Lidia, che l'aveva fissato con me. Dalla stretta istintiva del suo braccio, dal sorriso risplendente con cui la donna mi accolse, indovinai ch'ella pure soffriva, soffocava fra la folla. Andiamo via, dopo, ella pregò sottovoce. Sì, sì, risposi. Sono stanco. Ti hanno presentata Angela Tintaro? Un momento fa. È stata molto gentile; piena di cortesie.
Angela Tintaro s'era seduta presso Lidia, così vicina a una delle lampade, che la luce gialla veniva a inondarle il viso e a tradirne sottilissime rughe. Doveva toccar la quarantina, Angela Tintaro, quantunque l'impressione generale del suo corpo sinuoso e del volto bruno, incorniciato da capelli castagni a riccioli, potesse ingannare d'assai a vantaggio della donna. Spiaceva in lei, tuttavia, la rigidit
Innanzi alla casa di Laura Uglio, mi fermai; certo, il marito di Laura non c'era; egli aveva l'abitudine d'uscir presto e di tornar tardi, dacchè Laura s'era ammalata e aveva così interrotto l'idillio, che formava la mia sarcastica ammirazione a Pallanza.... Io sarei dunque salito a prender notizie, narrando insieme come una lettera d'Angela Tintaro avesse svelata a Lidia la nostra gita innocente di quel giorno; mi sarei trattenuto poco, se Laura non insisteva. Se Laura insisteva, mi sarei trattenuto molto.... Chi sa? Laura era bruna e mi amava ancora.... Nel frattempo, Giorgio Uglio.... Sorridendo, considerai la reciprocit
Ettore Caccianimico, fiancheggiato dalla moglie e da Angela Tintaro, ci seguiva portando la valigetta di Laura; io m'offersi di prendere una piccola borsa di pelle che Laura aveva alla mano; ma la signora si rifiutò, dicendomi: No, no. Questa non si tocca. C'è tutta la mia corrispondenza, qui dentro. Di': tutta la nostra; corresse Giorgio con un sorriso celestiale. Ettore Caccianimico tossì.
Non avevo notato che presso Lidia mancava un'amica; significantissima assenza della quale Ettore mi fece accorgere. Perchè non è venuta a salutarvi la signora Tintaro? domandò. Credo, mormorai sottovoce, che non si vedr
Nel tornare a Pallanza, Ettore Caccianimico dava di piglio al mandolino e faceva da menestrello alla compagnia; io mi offriva compagno costantemente ad Angela Tintaro, sebbene anch'ella mi ripugnasse per le sue innaturali venture amorose.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca