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Aggiornato: 16 giugno 2025
Apritevi, spalancatevi, o porte del cielo empireo, e scendano gli angioli a cori, colle cetre, i timpani, e tutti gli altri istrumenti di paradiso, per fare un degno accompagnamento all'inno che si sprigionò dal cuore di Ariberti in quell'ora.
Sarò un monaco. Ne’ miei timpani rumorosi di lontani tripudii batter
Benchè la lettura di quell'atto scritto in lingua Potikorese avesse fatto poco meno che spezzarmi i timpani delle orecchie, riordinai come sapeva meglio le mie idee, e invitai l'imputato ad esporre le sue difese.
Però, tutte queste fortune e la bella vita che menava, furono presto intorbidite per quel suo viziaccio di parlar sempre ad alta voce e in modo che, quando c'era lui, si sapeva subito, da un punto all'altro del caffè. Aveva una vocina sottile, ma rompeva i timpani come un campanello.
La fanciulla credè bene raccontargli il motivo dell'ambasciata. Montoni e gli altri si alzarono tosto e corsero alle finestre; ma, non vedendo le truppe, andarono sul bastione, e Cavignì congetturò dovesse essere una legione di condottieri in marcia per Modena. Parte di quella soldatesca era allora nella valle, l'altra risaliva i monti verso ponente, e la retroguardia era ancora sull'orlo dei precipizi, dond'erano venuti. Mentre Montoni e gli altri osservavano quella marcia militare, s'udì lo squillo delle trombe e dei timpani, i cui acuti suoni venivan ripetuti dagli echi. Montoni spiegò i segnali, di cui pareva espertissimo, e concluse che non avean nulla di ostile. La divisa dei soldati e la qualit
Ma sì, ma sì; insistette la Rosina; e vuoi che anche i tuoi bambocci abbiano in un calzetto la mamma... Via, via Rosina: disse Antonio umilmente, stai buona; vuoi che lasciassi romperci i timpani da que' strilli?... Uhè! uhè! uhè! cominciò il bimbo nella cuna, il quale non era più dondolato. Oh che vita! oh che vita! esclamò la Rosina rimettendosi ad agitare la culla.
Credeva Carlo rimbambito e grasso d'esser imperator d'un vasto impero, per aver una veste da Caifasso, la corona gemmata oltre al pensiero, e per veder, allor che andava a spasso, chinar le genti per ogni sentiero, e per sentir, se dal palagio uscia, timpani, corni, trombe e sinfonia.
Non iscordar, bell'angelo, Che prima donna sei; Poichè il libretto è serio, Morir con me tu dei.... In barba al re baritono, Al basso e ad altri ancora, Infino all'ultim'ora Noi canteremo insiem. PRIMADONNA. O mio spavento! TENORE. I timpani!.... PRIMADONNA. Tu pure udisti?.... TENORE. Ho udito.... PRIMADONNA. Sempre quel suon funereo.... Precede mio marito.... Propizie a noi le tenebre Saran....
Parola Del Giorno
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