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Aggiornato: 5 giugno 2025
Lidia, non potei resistere. Lessi una tua lettera a me: tu fai voti pel mio avvenire. Sono scorsi due anni e Tu mi hai dimenticato! 27 febbraio. Hanno finito di sorridere per me le fanciulle.... e non mi hanno mai sorriso. Come vi voglio bene, o miei ferri vecchi, o povere armi, che fra tante tempeste mi avete dato occasione a un po' di svago!
Eppure... sotto a tutto quer celeste, Ma, dico, dimme un po', chi lo direbbe Che ce cóveno sotto le tempeste? Cusì uno, finché nun ce s'avvezza, Che te credi che lui ce penserebbe, Si fino a dove arriva la grannezza? Ché lì mica te giova esse' sapiente; Nun giova avecce testa o ritintiva, Cór mare, si nun ci hai immaginativa, Te l'immagini sempre diferente.
Ella amava pure i turbini e le tempeste. Quando la raffica soffiava violenta e le punte dei ghiacciai si illuminavano al bagliore dei lampi, M
L'altra critica annotazione dell'Urfè può dar motivo di risa al nostro secolo; ma era cosa molto seria nei tempi del Chiabrera: «L'Auteur dit que Sangario estoit magicien; et touttefois touttes les choses qu'il lui attribue en descrivant cet homme ne sont que celles d'un sorcier, qui est de gresler, faire la tempeste et l'orage, faire mal au bestail et samblables: et il faut noter qu'il y a grande differance du sorcier au magicien, car le magicien fait ses sortileges avec art, et le sorcier ne fait que les maux que le Diable luy donne a faire, et par des choses les quelles luy mesme n'entend pas.» Nel secolo XVIII il Tartarotti con un libro pieno di erudite citazioni si sforzò di difendere altra cosa essere l'arte magica, ed altra la stregheria; negando questa, e quell'altra ammettendo.
Stromboli, faro del Faro colle sue eruzioni eterne, visibile alla distanza di sessanta miglia, che stupisce d'ammirazione, di rispetto e di gratitudine il navigante battuto dalle tempeste, e che può alla sua vista cercar con sicurezza un rifugio, fuggendo alle terribili divoranti scogliere di Scilla.
Giuramento da marinaio. Da marinaio che non ha mai tentato il mare e che ne ignora la furia e le tempeste! dissi, con desolata ironia. Dedicherai a me il tuo primo libro. Non scriverò mai un libro! Perchè? Perchè quello che vorrei scrivere.... è un libro impossibile. Che cosa? Un gran capolavoro!
Dio! gridò egli. Dio! L'ho sentito sull'Oceano, dominare con la sua voce il fragore delle tempeste. Dio m'ha assistito, Dio ha voluto conservar la mia fama nel sale dell'amarezza. Dio la mia forza, Dio la mia gloria. A lui tutto; senza di lui non sarei nulla. E son passato nella vita ancor io, amato assai più ch'io non meritassi. Fu grazia di Dio che mi amassero a gara tutte le nobili creature di Spagna; il buon padre Marchena, il Quintanilla, il Santangel, consolatori benigni; Diego di Deza, mia spada; il santo Mendoza, mio scudo; Beatrice di Bovadilla, angelo mio tutelare; Isabella, onore del trono. Perchè vissuta, Isabella? Non forse perchè si schiudesse mercè sua un nuovo mondo alla legge di Dio, alla legge d'amore?... Ah, l'odio! l'odio livido e nero! ah, la sete dell'oro, sete inestinguibile, sete crudele!... Questo sanno far gli uomini, dei doni di Dio! Si muover
«Questo è un dirvi chiaramente che i vostri sospetti non giungono fino a me, e che io non potrei condonarli a chi pure dovrebbe conoscermi, se non pensassi che le tempeste della vita inaspriscono i cuori, e offuscano gl'intelletti. Quegli che voi chiamate lo Spagnuolo, è in Genova; sì certamente, ma che importa a me?
Nulla ancora faceva prevedere prossime tempeste, se non forse in Germania, una vivace opposizione al Concilio, del quale si negava la necessit
.... Passaron per te, con la vita, le torve tempeste del cuore, le smanie che a te pur sembravano,
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