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Col medesimo successo egli si è dedicato negli ultimi anni anche alla costruzione di linee telegrafiche e alla speculazione sulle azioni delle medesime.

Una mattina, egli entrò nella mia camera cogli occhi radianti. Amico, mi disse: ho trovato il modo di prender parte alla guerra, di concorrere alla riuscita delle armi alleate! Ho inventato il telegrafo mobile per i campi di battaglia! Ho sentito più volte alcuni intimi del Rota, troppo ottusi per comprenderlo, o troppo invidiosi per rendergli giustizia, dargli taccia di visionario. Nessuna mente più positiva della sua. Io aveva piena fede nei suoi calcoli quand'egli diceva: ho trovato, per me non c'era più dubbio in fatto di scienza matematica, il suo ingegno era infallibile. Mi spiegò il suo telegrafo mobile. Innanzi tutto si trattava di trasformare il filo conduttore in una catenella maneggevole, coperta d'una fodera od anche da una vernice isolante. Un battaglione di soldati a cavallo, di ciò specialmente incaricati, doveva improvvisare le sue linee telegrafiche sui vasti campi di battaglia, in guisa da tenere in comunicazione i diversi corpi d'armata seguendo i loro movimenti. La catenella telegrafica, sostenuta dalle picche dei soldati od anche abbandonata al terreno, poteva da un momento all'altro mutar direzione e diramarsi, secondo le eventualit

Il delegato ed il sindaco scappano e si nascondono; i carabinieri si chiudono nella caserma e i tumultanti rimangono padroni del campo: interrompono le comunicazioni telegrafiche, liberano i detenuti, devastano e incendiano la casa del sindaco, la pretura, gli uffizî pubblici, saccheggiano diverse case e negozî. I danni prodotti sorpassano il milione di lire ma credo che la cifra sia stata molto esagerata. Nei tumulti di Valguarnera si ebbero a deplorare parecchie rapine che sia detto ad onore del popolo non si ripeterono in nessun altro luogo. Spesso anzi ci fu fanatismo nel mostrarsi onesti; e nella stessa Valguarnera, quasi a compenso, si ricorda che i tumultanti posero in cimento la propria vita per salvare alcuni fanciulli in una casa cui avevano appiccato l'incendio. Le rapine si spiegano col fatto che passato il primo momento non restarono a spadroneggiare se non una trentina di malviventi, che non miravano ad altro se non a rubare. Non ci furono morti; e ci fu un solo ferito per un colpo tirato da un carabiniere. All'indomani, all'arrivo della forza e del Prefetto si fecero circa 300 arresti, tra cui molte donne; la massima parte dei liberati dal carcere andarono a costituirsi. Non si riuscì, però, a riprendere il Cottonaro, promotore primo dei disordini; solo dopo parecchi mesi esso si presentò spontaneamente e si afferma da un altro canto, che molti che furono maggiormente responsabili delle rapine e degli incendî si assicurarono la impunit

Il Governo, per sapiente economia, non aveva nemmeno allacciato il teatro della guerra con un cavo sottomarino a qualcuno delle grandi stazioni telegrafiche. Intanto la democrazia riprendendo il cicaleccio femminile s'impietosiva sulla sorte dei soldati, o spropositava sul diritto dei selvaggi; il Governo inoperoso dimenticava l'impresa pel quotidiano dibattito parlamentare.

A poco a poco la conversazione s'infervorò, ci presero parte anche gli ufficiali, e riuscimmo a sapere varie cose singolari. L'Ambasciatore inglese aveva regalato al Sultano due macchine telegrafiche, e fatto insegnare a parecchie persone della corte la maniera di servirsene; e gi

Disse, per esempio, che qualora si elevasse il salario degli operai e degli impiegati, i capitalisti e fabbricanti troverebbero maggior convenienza nel far eseguire i loro lavori altrove: non aggiunse però se egli sarebbe andato a costruire ferrovie o linee telegrafiche in Europa.

Quei cartelli informavano il pubblico che il giornale ingrandiva il formato, portava il prezzo da due a un soldo, avrebbe contenuto articoli d'insigni scrittori, corrispondenze telegrafiche da tutte le parti del mondo, romanzi novissimi; quei cartelli facevano molte altre promesse, che avrebbero lasciato il pubblico indifferente, se fra tutta quella farragine di innovazioni non avesse letto che il giornale trasferiva i suoi uffici al pian terreno del palazzo Urbani.