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Aggiornato: 12 giugno 2025
E si consoli che l'ha scampata bella e ha fatto presto! Poi la padrona avvicinandosi al tavolino per deporre la tazza, soggiunse, sicura di fargli piacere: Vado a chiamare la signora Evelina. No! No! rispose Pietro colla voce fioca. È sempre lei che le d
Il Giorgianni pareva ci si dilettasse a porre su discorsi pieni di rischi, a rivolgere domande ingenue che turbavano chi doveva rispondere; povero e buon padre che amava tanto i suoi figliuoli! Sì riprese egli, dopo aver posata la sua tazza sono lietissimo di questa mezza giornata trascorsa con voi.
Come è abbattuta, come è malata, povera Maria, le disse don Pio, mi permette che le prepari una tazza di thè? Faccia quello che vuole, rispose Maria senza moversi e senza neppur seguire con lo sguardo il principe, che apriva la porta del salottino, e tolto il bricco d'argento da una cantoniera vi accendeva sotto lo spirito.
Nancy depose la sua tazza, e si chinò in avanti a baciare la lanuginosa guancia di Fräulein. Caro angelo, disse. E poi? Poi cosa? chiese Fräulein. Appunto, disse Nancy. Fräulein riflettè a lungo. Come si può fare? disse. Nancy fece un piccolo gesto scorato. Da tuo marito nessune nuove? Nulla, disse Nancy.
Sì, un po' freddo. E si stringeva in uno scialle scozzese, come se volesse farsi poca e sparire. Hai fame? Nulla. Io ho fame. Io no. Vuoi che andiamo nella sala di sotto? No, stiamo qui. È bello, non è vero che è bello? Sì, molto. Vuoi un caffè o una tazza dì birra? Ti pare? Sto bene. Tornavano a tacere per un pezzo.
Ella intanto chiedeva a Bardelli: Vuole una tazza di the? No, grazie... Non dormirei più. Un bicchierino di Marsala? Se mi dispensa mi fa un piacere. Un biscottino? Nemmeno... Ho pranzato tardi. Dio, che uomo incorruttibile sar
Rideva? Sì, rideva ripetette l'amico. Alla sera, come l'ora avanzava, solo, desolato, disperato, Paolo Herz andò alla casa di Luisa Cima affrontando tutti i rischi di questa visita in un'ora insolita. Per fortuna, ella era sola, leggeva, bevendo una tazza di the. Il suo viso era sereno, nè avevano traccie di lacrime i suoi occhi: gi
Vuotò in fretta la tazza. Non si sentiva ad agio in quell'ambiente pubblico, allora vuoto, sotto gli occhi curiosi dei camerieri sfaccendati, i quali lo osservavano come una rara avis, una bestia strana. Non voleva pascere, colla sua persona, l'altrui curiosit
Egli si trattenne con sua madre, a parlar con grande passione; disse, ascoltò, promise tutto quel ch'essa volle; bevve una tazza di latte, mangiò un pane; poi baciata la mano a lei, e strettala a Marta, uscì sul piazzale e fu in sella d'un balzo.
Hai i polsi che ti battono. Non ti senti bene? Vuoi una tazza di camomilla? Chiamo mamm
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