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Io son venuto a trovarvi colla speranza di ottenere una grazia, ma una grazia di tal natura, che son certo mi perdonerete di essere venuto per questo motivo. Un servo entrò, recando la guantiera colle tazze di cioccolata e coi biscottini, e servì la principessa, e i due signori. Oh squisita! esclamò il giudice processante, dopo ch'ebbe intinto un biscottino nella sua tazza.

Si chiama una cioccolata alla gesuita quella, nella quale, immerso il biscottino, rimane diritto come un palo confitto in terra, senza piegare da un lato, dall'altro. Tale è la cioccolata che io prendo nella sagrestia di Sant'Ignazio, nella prima domenica d'ogni mese, dopo aver fatta la santa comunione.

Ella intanto chiedeva a Bardelli: Vuole una tazza di the? No, grazie... Non dormirei più. Un bicchierino di Marsala? Se mi dispensa mi fa un piacere. Un biscottino? Nemmeno... Ho pranzato tardi. Dio, che uomo incorruttibile sar

Un'altra. E tener sempre alto il biscottino, che si vuol dare. Non avete veduto come i cagnolini si alzano sui piedi di dietro e stanno lungamente in una posizione incomodissima, quando si offre loro a quel modo un bocconcino ghiotto? Quasi tutte le signore presenti a quel convegno avevano parlato: soltanto una, la più vecchia, aveva sempre taciuto.

Giuseppe Fraccomio potè per tal modo convertirsi in mercante, e come tale divenire principale impresario della grande Beneficiata di S. Cristina⁴²⁸. Carlo Biscottino, che nei giorni di maggiore splendore per lei servì la Duchessa di Floridia in Palermo, e la seguì poi alla Corte di Napoli, moglie di Ferdinando, potè con frequenti prestiti sopperire ai bisogni di essa, resi ogni più gravi dai nuovi doveri dalla sua altissima posizione e dalla taccagneria del vecchio Re: donde non guadagni⁴²⁹ gli vennero, ma influenza che pochi poterono vantare eguale, ed il conforto di due eccellenti partiti per le sue vaghe figliuole, una delle quali divenne Marchesa.

Poi voleva che non facesse la caparbia, che smettesse il viziaccio di farsi sempre portare in collo per istrada, e infine, quando erano la sera al Caffè d'Europa, perchè «si abituasse ad essere di buon cuore», l'obbligava a dividere con Agnese il biscottino che la bamberottola succiava adagio adagio, tuffandolo nella mezza marenata della mamma.