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Aggiornato: 21 giugno 2025


In così dire, tutto mutato nel viso e nei modi, mi volsi con proposito fermo e Dio mi è testimonio che io lo aveva , sulla punta delle labbra, un discorsetto caldo... Ma il guaio volle e a questo non aveva pensato che il mio vecchietto anch'esso si voltasse in quel mentre, e con aria appunto da farmi credere che volesse essere il primo a parlare io domandava di meglio, e tacqui in attesa.

con la predetta conoscenza viva, tratto m’hanno del mar de l’amor torto, e del diritto m’han posto a la riva. Le fronde onde s’infronda tutto l’orto de l’ortolano etterno, am’ io cotanto quanto da lui a lor di bene è porto». com’ io tacqui, un dolcissimo canto risonò per lo cielo, e la mia donna dicea con li altri: «Santo, santo, santo!».

È un nonnulla. Quel che più importa è di uscire da questa inerzia, quel che più importa è di vivere. Così dicendo, Raimondo si vestiva; compresi come il tentare di distoglierlo dal suo proposito sarebbe stato in quel momento opera vana; e però mi tacqui. In pochi istanti egli ebbe posto termine al suo abbigliamento; mi porse il braccio ed uscimmo dalla sua camera.

Stanotte, disse, ci vennero da Milano delle strane notizie, strane per tutti, ma non per me; è corsa la voce del tuo duello, Manfredo, e dell'esser tu uscito dalle mani del Lautrec come per miracolo d'Iddio. Intorno al modo però è ben controversa l'opinione; v'è poi taluno il quale afferma che anche tu, conte Galeazzo, hai avuto mano in questa faccenda; io ho dovuto ridere, e tacqui.

Ammuttolì d'improvviso e si cacciò il capo fra le mani con un moto disperato. Compresi come il risvegliarsi di quelle memorie così tristi lo avesse commosso. Però mi tacqui, pensando che forse ciò gli avrebbe guadagnato un intervallo più lungo di quiete. Non andai errato nel mio pronostico; e siccome io aveva continuato a guardarlo sott'occhi, vidi ben tosto che egli risollevava il capo.

Oh come desideravo di conoscerla! Anch'io desideravo di conoscer Lei. Queste parole mi sfuggirono e tacqui subito. Non sapevo se dovessi spiegarle; intanto ella osservò che era tardi e si ritirò. Qualche cosa nel suo saluto mi fece male e passai una notte inquietissima, pensando ch'ella mi era stata molto vicina per un momento e che poi si era allontanata da me.

« Come volete ch'io creda a questo amore? domandò ella quando tacqui. « Che cosa ve lo impedisce? « Mi conoscete da qualche giorno, mi avete parlato due volte appena! « Una sarebbe bastata. « Non sapete chi sono, donde vengo, dove vado, come penso, quanto valgo. In queste condizioni non è possibile amare: si può desiderare soltanto.

Ricordatene. Ancora tacqui; ma pensai: "Non tu devi morire." Ella soggiunse, con una voce che tremava di desolata tenerezza: Io non posso consolarti! Non c'è consolazione per te per me; non ci potr

Tacqui delle lettere direttemi da Violet e delle sue ultime confidenze. Dissi solo che Violet mi amava e che mi respingeva per voler mantenere la parola data liberamente al professor Topler. Soggiunsi che avevo fede, per tanti segni misteriosi, in una volont

Ma poi parve pentita delle sue parole. Domandò di vedere i miei libri greci: li girò in alto, in basso come una cosa nuova. Dissi io allora: Anche lei leggeva, signora. Ah, il mio libro non si può vedere: e sigillò il libro, posando sulla busta di cuoio la mano. Io non insistetti e tacqui. Ma dopo un poco mutò pensiero. Guardi mi disse audacemente. Guardai. Era un libro francese, un romanzo.

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