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Aggiornato: 17 giugno 2025


All'uscir dall'adolescenza io mi smarrii nella gran selva del romanticismo germanico: nella selva in cui Nestore il filisteo udí stupito cantare gli alberi i fiori e l'azzurro del cielo. Suonavano ancora per tutti i tramiti e i verdi anfratti gli echi soavi delle odi di Klopstock. Brentano susurrava le sue favole, e Gian Paolo le sue fantasticherie lunari.

Poi da capo l'egregio dottor Grim * si rivolgeva alla figliuola e con uno sguardo, con una carezza, con un sospiro significantissimo le susurrava all'orecchio: Via, Paolina, via... offri i tuoi risparmi a Cecilia! possibile che tu non abbia qualche risparmio in fondo al cassetto?

Dimmi che vuoi essere mia per sempre, egli le susurrava, prendendole una mano, timidamente, appena per l'estremit

Piegava la faccia, e mormorava fiere parole. Dopo assai tempo tentò il luogo di nuovo: questa volta le mani s'incontrarono in qualche oggetto; lo prese, era un osso di morto, se lo strinse al petto come uno amico, lo palpò per ogni lato con la gioia della madre che va lisciando i bei capelli del primo frutto di amore; poi la mano gli cadde giù abbandonata, e la bocca consentendo a quell'atto di tristezza susurrava: «Gi

Ringrazio il cielo, susurrava intanto, che ho potuto venire a tempo.... Ringraziatelo d'avervi tolto il cervello: se non credessi che fosse così, la vedreste voi!...

Chinandosi frattanto in leggiadra postura sulla spalliera del canapè ove sedeva la sposa dell'amico, il conte Achille le susurrava all'orecchio: Ah! signora, bisogna vendicarsi, e presto, de' galanti tradimenti che le fa quello sventato di suo marito: bisogna dargli una lezione.... si fidi, si fidi di me!...

Il giardino susurrava con un brivido ignoto alla vita diurna, e il gracidar delle rane era cessato; ma certi fiori che non s'aprono, se non nell'umidit

Talvolta io mi sentia li occhi velare. Le lacrime facean ch'io vedessi tutte le forme a l'aria tremolare confusamente, simili a riflessi vani di cose in fondo a un roseo mare. Ella, ne le sue man présomi stretto il capo, susurrava: Oh mio diletto! Amor mio dolce! Io mi credea mancare. Io ricordo, Atenái.

Ora, cotesta differenza di nervi, di muscoli, di forze, aveva più volte in Emilia risvegliato l'antipatia latente dei sani per i malati, l'antipatia bruta d'un corpo vivido e fresco per un corpo fradicio e passo. «Tu ti leghi a un mostro, le susurrava lo spirito loico.

« Mia Fulvia; mia amante; mia sposa; susurrava Gualfardo stringendomi le mani. Dimmi che vivrai, che vivrai per amarmi; per esser mia; per non lasciarmi mai più. « Ma tu, Welfard, potrai tu perdonarmi il mio torto, potrai tu amarmi ancora?

Parola Del Giorno

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