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Aggiornato: 20 giugno 2025


Il rio della Miniera, alimentato da molti laghi, è, quasi in ogni stagione, la corrente più copiosa di tutto il bacino del Roja, sebbene la parte superiore di questo, la cui valle è assai più profonda e più continua, abbia quasi la doppia estensione.

Aveva neri i capegli e ravviati con artistica sprezzatura sulla cervice; vasta la fronte e nitida a guisa d’avorio; aperti lineamenti, il labbro superiore, un tal po’ rialzato ad espressione di sarcasmo, era ornato da due sottili basette che guardavano superbamente all’insù; il viso alto, e gli occhi sfavillanti sotto l’arco delle sopracciglia raccolte, aggiungevano efficacia al piglio sarcastico delle labbra.

I Capitoli della Unione però nell’indicare questo espresso dovere, volevano che tutti li virtuosi musici così cantanti come strumentarj di tasto, d’arco e di fiato e maestri di cappella abbiano da intervenire all’offerta... cantando e suonando la frottola, ripieno da cantarsi nei luoghi designandi dal Superiore»¹⁰⁸. ¹⁰⁷ Villabianca, Diario, in Bibl., v. XXVI, p. 331; XXVIII, p. 30.

E' certo anche che, se egli si è voluto affermare forza indipendente e superiore alla nazione, ha in parte implicitamente reso possibile, e non voluto evitare, lo scontro.

Venuta la sera, Celso doveva tornarsene alla casa del suo superiore e maestro; Damiano ve lo accompagnò. Cammin facendo, i due fratelli si contraccambiavano confidenze e conforti; ma la mestizia di Damiano era cupa; egli ruppe più di una volta in parole d'ira e di maledizione.

Lontanamente nella mia infanzia si delineava il ricordo di un vecchio signore che veniva qualche volta in casa nostra e che mio padre chiamava un uomo superiore. Mi restò in mente questa parola per aver udito mio padre che diceva alla mamma, in seguito ad una contesa di parenti: "Ascoltiamo i consigli di * che è un uomo superiore." Da allora in poi mi misi a considerarlo attentamente tutte le volte che veniva e mi restò impresso, più che il suo volto, l'espressione di esso: certi movimenti di sdegno, certi altri di piet

Dieci anni dopo venivano introdotte in Palermo per opera di G. A. De Cosmi, ch’era andato a studiarle a Napoli presso i Celestini di Germania, le scuole normali. Le prime tre ebbero posto ai Crociferi, al Palazzo reale ed alla parrocchia di S. Antonio. Dicevasi la nuova istituzione di non esser proprio la tedesca; il De Cosmi avervi apportate tali modificazioni da mutarne lo stampo originale, anzi averne senz’altro snaturato lo scopo, ch’era quello di dirozzare ed istruire il popolo. Malgrado queste ed altrettanti dicerie, le scuole vennero prese d’assalto. Nei soli Crociferi si contarono fino a cento e più alunni. Quaranta frati siciliani, che col De Cosmi erano andati ad istruirsi nel nuovo metodo a Napoli, furono tutti collocati nell’Isola, paghi del modico loro salario: e De Cosmi ne tenne la Direzione generale in Palermo, così come la Deputazione superiore teneva quella dell’insegnamento alto: due direzioni indipendenti l’una dall’altra, dipendenti solo dal Governo⁴³⁰. Il solito leggere, scrivere, far di conto e l’indispensabile catechismo ne era la base. Il latino, ritenuto allora indispensabile a qualunque studente, e che per una assurdit

L'appartamento del demagogo, che possedeva uno dei più bei palagi, era magnificamente mobiliato con un lusso quasi orientale. Nel piano superiore era il quartiere domestico; nell'inferiore, che di molte sale si componeva, si trovava il suo segreto gabinetto: una quantit

Qui cade in acconcio uno scampolo di descrizione. Il giardino di Laurenti era una lista di terreno, che correva per forse cinquanta metri lunghesso la collina, e dal lato della scesa era sostenuto da uno spesso muraglione, del quale ogni acquaio, ogni screpolatura, alloggiava un cespo di semprevivi, di capperi o d'altre pianticelle di facile contentatura. A' piedi del muraglione si dilungava comodamente una conserva di piante esotiche, ultimo lembo di un vasto giardino, anzi di una villa signorile, che andava a far capo ad una palazzina gialla, il cui piano superiore e il tetto rilevato a quattro acque, col suo parafulmine in cima, si vedevano sbucare da una selva di magnolie e di allori. Intorno a quella palazzina era il vero giardino, con ogni maniera di fiori; e tra il giardino e il muraglione saliva dolcemente una larga prateria, qua e l

Poche sono le abitazioni che hanno l'aspetto relativamente civile, cioè costrutte con mura ed un piano superiore; alcune di queste sono della solita forma cilindro-conica, altre rettangolari col tetto piatto.

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