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Aggiornato: 28 luglio 2025


Dalla finestra aperta entrava il suono di dure e forti voci czeche: lo strano linguaggio nuovo, di cui Nancy aveva imparato soltanto due o tre parole, le suonava costantemente nell'orecchio: «Kavarna... Vychod... Narodni Dum...» le insensate parole le giravano nella testa come un carosello multicolore. Anche di notte, in sogno, le pareva di tenere lunghe conversazioni in czeco.

E questo aggiunse con un gesto di ripulsione, con cui pareva dicesse le parole sacramentali degli esorcisti: Vade retro Satana! Suonava appunto la mezzanotte, nel momento in cui Petronio rinserrava coi chiavistelli la segreta, ove era rientrato Tognetti. È mezzanotte! disse il cancelliere, sollevando per la prima volta la punta del naso dalle sue carte, e guardando il suo principale.

La sera capitarono il medico, il segretario comunale, l'organista, che suonava abbastanza bene il pianoforte e col quale ella ripassava talvolta un po' di musica. Esprimevano tutti il rammarico ch'ell'avesse tardato così a lungo a venire, perdendo un seguito di belle giornate come non se n'erano viste da un pezzo. E mancando lei era mancato molto al paese.... , la sua casa era il luogo di riunione preferito dei villeggianti; vi si era ricevuti con tanta cordialit

La gola di Nancy si strinse, e il divino quadro tremò e si confuse davanti ai suoi occhi. Poi la mente di Nancy vacillò, ascoltando. La bambina suonava come un'artista. Trilli e arpeggi le scorrevano dalle dita come cascatelle d'argento.

Chi può far ta.... tacere le canaglie? balbettò l'altro senza fiato. Matteo Cantasirena lo fissò, continuò a fissarlo. Con una mano si accarezzava la barba lunga, fluente: coll'altra, tesa sulla scrivania, suonava il tamburino colle dita, sempre più forte, con un'irritazione, una minaccia crescente.... E intanto lo fissava, continuava a fissarlo.

La vasta sala del casino era ancora vuota; in fondo, dinanzi alla sua più lunga parete sopra un tavolone coperto di una abbagliante tovaglia bianca stava disposto il rinfresco. La banda suonava sempre, qualcuno cominciava ad arrivare.

Suonava, come ricorder

Suonava in coteste parole tanta umilt

Questa campana non suonava più, tutto era quiete, ed essa non andò più oltre; ma, non potè dormire, ed allettata d'altra parte dal fulgore d'una splendida luna, aprì la finestra e si mise a rimirar il paese.

Era stata cagione della risata una facezia insolente d'uno di essi sul fatto della giornata che suonava così: "Io credevo di venire a Viterbo per menare le mani contro degli uomini e invece vi abbiam trovato conigli, che si son rintanati al solo nostro apparire. Ove diavolo si sono appiattati questi liberali che menan tanto romore?".

Parola Del Giorno

serafica

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