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Aggiornato: 25 maggio 2025
Da sei mesi o forse più che io non la rivedevo, la ragazzina s'era fatta alta e complessa, e la moda ajutava a stringerla in vita e a darle attraenti disuguaglianze. Il sor tenente, un gatto vecchio che sapeva arrampicarsi, portò la mano alla visiera, si piegò come si piega un bastoncino di giunco, sussurrò delle paroline sorridenti, Dio sa quali sciocchezze!
Le sorgenti traboccano di beatitudine come cuori. La luna è un'altissima noce di cocco. Vorrei stringerla fra le braccia. ridendo. Vuoi che mi arrampichi su, su, per coglierla? Ora si spacca. Guarda. Gronda di latte... Il suo latte si spande. Aspira questo profumo. Lo conosco: sale dal tuo seno. No, no. Ti sbagli. Questo è il profumo dei gelsomini. Ma queste sono gaggie che parlano nel buio.
Ed anche ora! insistè egli, stendendo le braccia, cercando di stringerla a sè, di vincerla con la forza dei muscoli e l'impeto delle parole. Ed anche ora, Rosanna; se tu vuoi, se credi all'amor mio, se sei capace di leggermi nel cuore, di vedervi la fiamma che lo investe e lo brucia.
Io vi amo -ella disse, con chiarezza ma non serve. È una cosa molto graziosa essere amato mormorò lui, prendendo una delle mani di Chérie e tenendola fra le sue, senza stringerla, giuocando con le bianche dita troppo gemmate. Vi piace, Paolo? Non mi è mai piaciuto altro nella vita. L'amore? Essere amato, quando amavo. E vi è sempre accaduto, è vero?
Mi accorgo di stancarvi, vi lascio disse Egli con una dolcezza protettrice e benigna, come se lo sfogo precedente lo avesse calmato. Guarite! Gli stesi la mano in silenzio. Egli la prese senza stringerla. Disse: Avete freddo ancora? ed avendo io risposto di no, col capo, si avviò per uscire; ma dopo pochi passi riprese voltandosi indietro: Vi mando l'Orsola? Feci uno sforzo per sorridere.
Non esistevan più classi. Non più confini. Non più razze. Tutte le lingue si rispondevano, fondendosi in una sola favella di ricchezza favolosa. L’utopia era talmente bella che pareva di toccarla con le mani, di stringerla come realt
Il serenissimo principe rispose nel giorno 7 di marzo all'oratore persiano: che si sentivano con gioia le notizie del suo re, e si teneva assai cara la sua amicizia dalla repubblica, sempre disposta ad assisterlo. E «per confermare in perpetuo quell'amicizia e stringerla maggiormente» il senato deliberava nello stesso giorno: di mandare un solenne ambasciatore in Persia, eletto fra i nobili, con stipendio di ducati mille, incaricandolo di portarsi col
Bisognava stringerla in un cerchio di ferro, spiarla attentamente, interpretarne i pensieri, accumulare delle prove, dimostrarle come tutto io sapessi comprendere.
Egli non la baciò; la prese un momento fra le sue; poi non si ricordò neppure che avrebbe potuto stringerla, e la lasciò andare. I due bambini si guardarono un momento in silenzio, con una certa voglia di piangere; soli, avrebbero pianto... forse... Ricordati! disse subitamente Milla. Egli si fece rosso, e scosse energicamente il capo. No, non le avrebbe dette più quelle brutte parole.
Il bacio lo destò. Il sogno non era stato tutto ingannatore; ella era china su lui, sorridente, odorante, fresca dopo il lavacro mattutino. Lévati, dormiglione: siamo a Milano. Distese le braccia per stringerla a sè, ma ad un tratto udì picchiare. Rialzatasi rapidamente, ella sparì dietro l'uscio del gabinetto. Avanti, chi è? Il conduttore entrò annunziando: Siamo arrivati, signore. Grazie.
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