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Aggiornato: 6 settembre 2025


Voltatevi ancora e guardate quel viale, anzi meglio, quei viali interminabili, accompagnati da quelle statue e da que' vasi monumentali di marmo, interrotti da quei laghi, da quelle fontane, orlati da quelle siepi gigantesche; che cosa immaginare di più grandioso e tuttavia di meno fastoso, di meno opprimente!

Una giovane di statura alta, di forme statuarie, il cui vestiario semplice e modesto presentava quella naturale eleganza di panneggiamento ch'è proprio delle statue romane, portando un suo cesto colla grazia ingenita di una Flora antica, camminava sola e con passo celere verso la propria dimora.

Eppure se c'è un'esposizione di quadri e di statue vi accorre...!

Appena entrati, si alzano gli occhi agli altissimi archi acuti delle vôlte, poi si girano sul popolo di statue che ne circonda. L

Le magnificenze della festa furono indescrivibili. Una ventina di sale, tutte aperte agl'invitati: da una sala turca essi passavano a una sala pompeiana, da una sala egiziana a una sala nel più puro stile del XV secolo, fiorentino: e per tutto quadri, statue, oro; forse troppo oro.

Eppure quelle statue, parto di menti inferme, chi sa non debbano, nel concetto creatore, raffigurare dei nobili contemporanei, tra’ quali la misantropia o la stravaganza dei Palagonia non trovava comunione!

In casa loro non c'erano quadri statue profane. Nell'entrata c'era una nicchia con una statua della Madonna dinanzi alla quale ardeva sempre un lumicino. Nella camera delle ragazze c'era un'altra madonnina di gesso.

Anche rinunziando a cercare nel suo fango il Licnuco d'oro di Gerusalemme, molto resterebbe a scoprire di raro e di prezioso che vi si è affondato nel corso dei secoli. Si narrava nel medio evo che Gregorio Magno avesse fatto gettare nel Tevere molte antiche statue, e questa favola probabilmente accenna al fatto che molte opere d'arte vi si sono, comunque, inabissate.

Intanto giungemmo al cancello del giardino. Al rivedere que' viali, quelle piante, que' luoghi pieni d'ombra e di frescura, que' sedili, quelle statue coperte di muschio, che mi ricordavano una lunga storia di giuochi, di capricci, di lagrime e di versi sbagliati, mi pareva di diventar piccino, e il cuore batteva anche a me come alla vigilia d'una vera battaglia.

Altri, negli angoli lontani, stanno ammirando le statue, e per persuadersi che sono di marmo metton loro le mani sulle spalle, sulle braccia, sulle ginocchia, come fanno i ciechi per riconoscere. Un gruppo di bersaglieri è estatico davanti a San Longino. Parlano tra di loro.

Parola Del Giorno

prochi

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