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Aggiornato: 31 maggio 2025


Di quei giorni ricevetti lettera di Eugenio da Roma. Aveva compiuti i suoi studi presso un artista celebre che era morto poco prima; però egli si trovava solo e sarebbe venuto a stabilirsi a Milano. Sperava di riaccostarsi in qualche modo alla sua infanzia riaccostandosi a me che ero stato fra i pochi suoi amici di quell'et

Intenderete ora come e perchè Don Pietro Toschi non fosse andato a sciogliere il suo voto sulla tomba del principe degli Apostoli. Oramai, desiderando sempre, non sperava più nulla. Quanto a Modena, che ci sarebbe andato a fare? Non sentiva nessun desiderio di veder da vicino il governo del Duca. Bene aveva corso il rischio di esser chiamato alla citt

La principessa sorrideva: sperava in un modo o nell'altro si sarebbe cavata d'imbarazzo. Un giorno, per distrarsi un poco da certe idee, per sete di nuove commozioni, si mise a pensare a sua figlia, alla figlia, che ella avea avuto da Roberto. Il suo matrimonio col principe era rimasto sterile di prole. Oh.... se io cercassi di rivederla? pensò.

Ma un pensiero le era sorto nella mente: lascerebbe il marito.... Non sul momento però.... voleva rinfacciargli prima il suo tradimento, godere della sua confusione.... E in cor suo sperava ch'egli s'avesse a discolpare.

Piacque al giovine Manzoni la gloria del suo maestro, ed è ben chiaro dal fine del saluto del nostro mirabile giovinetto al Monti, ch'egli sperava gi

Si sperava a dispetto di tutto: si sperava nella propria costanza, nei soccorsi del di fuori, negli aiuti del cielo; nessuno parlava, nessuno voleva sentir parlare d'arrendersi. Di tratto in tratto la gente s'accalcava in piazza domandando ad alte grida Manin.

È morta la sposa nel piú bello delle speranze! Oh com'invan s'affatica chi vuol contrastar col cielo, il qual è piú possente d'ogni umano consiglio! Ho dato la morte da chi sperava la vita; ed io, che di tanto mal son caggione, vivo e ardisco spirar quest'aria? Ho nociuto a me stesso e patisco il mal che ho fatto a me medesimo.

Si!... E non sapeva chi fari, iu, ppi sviallu!... No... ma... quasi... Si mangiau 'a fogghia mi parsi! Parrava masticatu... Pirchì ti nni jsti, Anna, pirchì ti nni jsti?! Sperava ca ti nni vinissi ccu mia!... Non sapeva chi fari, ppi staccariti!... Ti guardava ccu lu cori 'nta l'occhi, e tu non ti muvisti!... Cca ha' a veniri?... Iddu?... Si... accussì mi dissi...

VII. Disegni più vecchi insieme e più nuovi. Cotesta vecchia ricetta, razzolata tra' fogli del conte Aldini, uomo imperiale, che, come Bolognese, badava a San Petronio e alle aggiacenze, e che scriveva al principe di Metternich, come protomedico della Corte e della Penisola; cotesta ricetta, ognun vede non essere invenzione colpevole del valente uomo che a Parigi nel 56 la mise innanzi modestamente, per condiscendere al desiderio d'alcuni tra suoi amici, i quali dalla guerra di Crimea non speravano migliore frutto; a quanto pare da ciò lo sperava egli stesso. Onesta e pia cosa è discernere l'angustia de' concetti dalla malignit

Oh Dio.... ella che aveva tanta paura delle febbri.... Ma di che sorta di febbre si trattava?... Sperava bene che non fosse infiammatoria.... non attaccaticcia....

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