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Aggiornato: 24 giugno 2025
Un gemito profondo, cupo, soffocato, fe' tacer tutti ancora; poco dopo udirono aprire i vetri di una finestra. L'ultima porta cadde finalmente, e una folla di persone tra soldati, tra servi, tra donne irruppero nelle stanze di Elena, passarono nella camera da letto. La finestra era spalancata ancora; le cortine dell'alcova erano stirate.
Notai, di passaggio, che i piedini di Lidia erano stretti in babbucce elegantissime, non mai viste prima; l'abito mi pareva il solito; e archiviate queste due osservazioni, mi recai nello studio, ove la finestra spalancata mi attrasse al davanzale.
«La porta accanto alla mia era aperta. E nella notte precedente e nella mattina, quella camera non era abitata. Vi avevano dunque installato un forestiere giunto allora con quella corsa mattinale. E mi pareva che da quell'apertura spalancata uscisse una luce color di rosa; e sentivo che l
Era di sera, era il crepuscolo, e la finestra era spalancata, e le tende si gonfiavano sbattendo, e una candela ardeva su un tavolo, contro uno specchio; e, non so perchè, lo sbattito delle tende, l'agitazione disperata di quella fiammella, che lo specchio pallido rifletteva, presero nel mio spirito un significato sinistro, aumentarono il mio terrore.
Dall’invetriata ch’era nel fondo le stelle macchiavano il corridoio d’una luce fredda e verde. Non risposi. La vidi andar via rapidamente. Io restai qualche attimo ferma; il cuore mi batteva. Poi, siccome sentivo le mie trecce sciogliersi, andai, camminando su le stelle, a chiudere quella porta spalancata. Entrai nella mia camera senz’accendere il lume.
Ma poi che nostro fato è andar pel mondo, tu con la tua cazzuola e col secchiello di calce, io col pensier che m’è coltello infisso ove lo spasmo è più profondo: andare andar, fin che la morte a schianto ci abbatta colla faccia sulla pietra, per consolar la tua tristezza tetra ti tesserò col canto un dolce incanto. .... Non vedi?... Dalla porta spalancata entrano, a gruppi, taciti fratelli.
C'è della gente, sai, laggiù! Trenta, quaranta, o cento, insomma molta gente, molta; uomini e donne, e, quando gli uomini sono giovani, prendono una donna giovane e la sposano. La notte era calata quasi interamente; scomparse le montagne, scomparsa la bocca spalancata della valle. Non si vedeva che il cielo, un cielo pallido con qualche stella e senza luna.
Mi feci coraggio, rientrai, salii rapidamente le scale, e senza chiedere ove fosse mia moglie, corsi difilato verso la mia antica cameretta, e spalancata la porta con un calcio, comparvi improvvisamente davanti a mia figlia. Allo strepito della mia entrata il conte sparì, Giuseppina diede un guizzo, ed esclamò: Oh Dio!... pap
Il servo, saltato a terra, battuto un colpo di martello alla porta, che subito venne spalancata, tosto si volse a stirar la cortina della lettiga, e diè il braccio a discendere ad una donna. Alcuni famigli del marchese, che erano usciti sulla soglia, conosciuta la signora, con grandissimo rispetto le si levarono di berretta. Era dessa la madre di Manfredo.
Ed era ancora fanciullo, e le formidabili cose della vita, e il ghigno del destino e le ansie e le torture e le speranze cupe e il bisogno di guerra e la strada spalancata innanzi ch'egli doveva percorrere fra i triboli fino al fondo, e i dèmoni che lo rodevano, e l'odio e il dispregio che gli davano amaro alla bocca, e il sarcasmo e la sottile ironia velenosa, tutto era scomparso come sparivan le furie di Saulle al dolce tocco dell'arpa di Davidde.
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