Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 22 maggio 2025


E per questa parola nota quegli del limbo essere in foco, quantunque nel quarto canto l'autore dica quelli, che nel limbo sono, non avere altra pena che di sospiri. «Non m'assale», cioè non mi si appressa.

Forse mi sarei beato ancora negli spettacoli della Natura come a' felici tempi in cui gli ultimi purpurei strascichi d'un tramonto che agonizzasse sul mare, o le perle e i gigli d'un'alba che si alzasse pel cielo fresca e pura come uno zampillo di fonte o come un giulivo canto di vergine; o gl'intatti candori d'una notte attonita di silenzio e di luna, pari a un arcano tempio poggiante sopra colonne di sospiri: queste semplici cose bastavano a rapire e imparadisar l'anima mia.

Precedeva festivo in mezzo a' suoi sentendo l'aura nativa, e scoprendo da lunge i dolci colli, salutò l'Iria e i paesi che il videro povero contadino e da cui passava valente soldato, e inoltrando verso Casteggio, dilungandosi sulla romana strada, in breve gli occhi suoi desiderosi, poterono riposarsi scoprendo la pianta dei sospiri e dietro questa l'amoroso Nebiolo.

Examinato: senza spirto: e core: Son stato a udirti e di sospiri pieno E veggio a trarmi fuor di tal dolore: Ogni soccorso tuo: venirmi a meno: O destin mio fatale: o cieco amore O volto divo angelico: e sereno: Habiate dil mio mal: qualche mercede Ch'io no so: ovonch'io vada: o ferma: il piede

Prima convien che tanto il ciel m’aggiri di fuor da essa, quanto fece in vita, per ch’io ’ndugiai al fine i buon sospiri, se orazïone in prima non m’aita che surga di cuor che in grazia viva; l’altra che val, che ’n ciel non è udita?». E gi

sempre mi stanno innanzi, e non indarno, ché l’imagine lor vie più m’asciuga che ’l male ond’ io nel volto mi discarno. La rigida giustizia che mi fruga tragge cagion del loco ov’ io peccai a metter più li miei sospiri in fuga. Ivi è Romena, l

«Quivi sospiri, pianti ed alti guai». Qui incomincia la seconda parte del presente canto, nella qual dissi che si discrivea quello che l'autore nella entrata dello 'nferno avea veduto e udito.

I ritratti dei generali imitavano il loro imperatore; le battaglie appese ai muri, coi loro morti e i feriti, e i reggimenti all’attacco, aspettavano invano la ritirata o la vittoria. Metilde passeggiava lentamente, osservando ogni cosa, e passava da una stanza all’altra, mandando dei lunghi sospiri.

Questi però per volgere di fortuna non lasciava le sue antiche abitudini: innanzi di andare a Nebiolo spesso allungava la via e veniva alla pianta de' sospiri; di l

Ah , senza rimedio, pur troppo! E il petto del povero Commendatore ansimava, gravido di sospiri. Quello scherno della fantasia era per lui la cosa più molesta del mondo. Certo, se non fosse stato un uomo per bene, sarebbe uscito in qualche grossa maledizione.

Parola Del Giorno

gettatesi

Altri Alla Ricerca