Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 14 maggio 2025
E' perciò che mi slancio, sorvegliando la reazione fisico-chimica del mio corpo. Il mio motore, intanto, più che mai cosciente, fa altrettanto!... Bella nuvola lilla, dalla veste di gala, fate una riverenza al mio motore! Io m'infischio di voi, nuvoloni astiosi dal ventre flaccido e giallo.... Vecchi nuvoloni positivisti, senza ideale, m'infischio delle vostre verdi smorfie ironiche!
E infatti il male si aggravava, e la febbre sempre più forte consumava il malato. Maria era instancabile, gli somministrava esattamente i rimedi nelle ore prescritte, senza sgarare d’un minuto, gli risparmiava le più leggere emozioni, gli evitava il più piccolo rumore, girava intorno al letto in punta di piedi, sorvegliando attentamente i minimi cenni dell’infermo. Gli cambiava l’aria della stanza senza molestarlo con luce troppa abbagliante, gli asciugava il sudore della fronte, gli ravviava i capelli scomposti. Fino che conservò i sentimenti volle vedere ogni giorno gli alberi del parco; Maria gli metteva dei cuscini sotto la testa, ed apriva le finestre. Egli guardava cogli occhi languenti le foglie appassite dell’autunno, aspirava con avidit
La Rosa m'aspettava sulla porta della casa, mi venne incontro per alcuni passi, prese il sacco dalle mani di Martino, e m'introdusse nel mio nuovo possesso. Salii il primo piano seguito dalla fantesca, ed affacciandomi alla finestra che guardava sul cortile vidi un bel gallo a penne variopinte, il quale scuoteva la cresta orgogliosa, sorvegliando quattro belle galline che razzolavano in terra.
Io non avrei dimandato nulla di meglio che di restar tranquillo e miserabile nel fondo della mia provincia, nella nostra povera casa, vivendo nel mondo ideale dei libri, reprimendo l'ambizione, i desiderii, i bisogni, facendomi oscuro e piccolo, sorvegliando il tuo candore e non sperando null'altro in vita mia che vederti maritata ad un artigiano laborioso come i nostri parenti.
Alberto viveva in campagna, sorvegliando un suo podere; solo, agiato, galantuomo, trentasette anni, la stanchezza del celibato, il desiderio chiaramente espresso di prender moglie per finirla con la vitaccia di scapolo. La mamma, i parenti, le amiche si guardarono in faccia e gridarono: È lui! Come poi Marta lo vide, parve il caso.
E così sorvegliando il nuovo domestico non tardarono ad avvedersi che vendeva l’avena, facendo digiunare il cavallo. Venne congedato. Subentrò Michele, uomo onesto, e abbastanza esperto nel servizio, ma un ubriacone di prima riga. Cesare lo seguì. Non si ubriacava mai, ma era un tal ghiottone che vuotava le casseruole sui fornelli, beveva il brodo e vi sostituiva dell’acqua. Anche questo fu messo alla porta. Ah! povero Mosè come fu rimpianto, come si deplorava la sua perdita ad ogni cambiamento! Finalmente venne Pasquale, un vero macaco, col muso delle scimmie antropomorfe: faccia rugosa, orecchie piatte, narici aperte, labbra sottili e bocca enorme, fronte ristretta, capelli neri ed irti come una spazzola. Aveva i difetti e le buone qualit
Gli occhi neri un po' grossi di bel gatto angora che finge di sognare pur sorvegliando il canestro dei pesci. Deve essere ghiotta, tutta consacrata ai piaceri della tavola dopo una rinunzia semi-forzata quasi totale agli adulterii aspri turbolenti che bruciano. Il corpo s'appesantisce. Forse lo stomaco è un po' stanco d'avere goduto tanti pranzi saporosi.
E dove?... Ecco quanto si ha da scoprire... Averlo avuto qui quel birbone ed esserselo lasciato scappare!... Ma poichè pare che egli è in buona relazione col signor Marone, per mezzo di costui, sorvegliando i suoi passi, potremo forse venire a capo di qualche cosa... A lei, signora Rosina, che cosa dissero d'altro? Parlarono di comprare quel ritratto.
(penetrante, sorvegliando tutti i moti dell'animo di lei) Ed è questa la verit
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca