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Aggiornato: 13 giugno 2025


E l'Europa vi guarda, come Banquo guardava le fatidiche sorelle, apparecchiata a chiedervi: «È vita in voi? o siete cosa ch'uom possa interrogare

Pierino aveva appena cinque o sei anni, quando gli morirono, a pochi mesi di distanza, prima la mamma, e poi il babbo. Allora fu raccolto in casa degli zii: lo zio prete, don Giacomo, e le sue sorelle, la signora Angelica, e la signora Rosina.

Fu domandato ai guardaportoni del palazzo, se per caso avessero veduto uscire una Principessa: ma essi risposero che non avevano veduto uscir nessuno, tranne una ragazza mal vestita e che all'aspetto pareva piuttosto una contadina che una signora. Quando le due sorelle ritornarono dal ballo, Cenerentola chiese loro se si erano divertite e se c'era stata anche la bella signora.

La Contessa era seduta sul divano colla signora Asting e la signorina maggiore. Le altre sorelle sonavano un pezzo a quattro mani!!!!

Al tocco il camino era di nuovo mascherato dal paracamino, i fornelli, ricoperti dall'asse e dal tappeto, avevano ripresa la loro aria misteriosa di sarcofago, e le due sorelle erano sedute al loro posto ai lati del balcone, coi loro lavori, che non ismettevano più fino alla sera.

Ho veduto Elicona e 'l sacro bosco; ho veduto 'l licor ch'i nomi avviva; veduto ho Febo e le dotte sorelle, e Tirrenia fra loro; una di loro è la bella Tirrenia: ella m'ha tratto al sacro bosco, e dal bosco a la fonte, e da la fonte al cielo: ella è colei che m'arde 'l cor; ella è colei ch'io canto; ella è il mio sole; ella è la mia Talia. Ed io son Mopso.

Ti farebbero tanta festa... non solo la mamma, che ti vuol bene da un pezzo, ma le mie sorelle, i miei fratelli che non ti conoscono... Ecco, adesso, senza volerlo, egli feriva i suoi sentimenti più intimi. Come non capiva che, dopo quanto era avvenuto, la Teresa si sarebbe trovata a disagio nella casa di lui?

E Vincenzo, che non vedeva l'ora di sottrarsi agli sguardi del padre e delle sorelle, aveva portato quasi di peso il cugino in camera, e l'aveva fatto coricare. Sfinito, in uno stato di prostrazione, vicino a svenire, Vicenzino sorrideva come un estatico. Poco dopo Vincenzo gli domandò: Come stai? Sono felice, susurrò l'ammalato.

Eravamo tre sorelle somiglianti da scambiar; insegnava l'una all'altra a cucire e a ricamar. La piú piccola di tutte certa sera volle andar per la porta del giardino, con due torcie, a sollazzar. Vestí un abito da paggio, che non potea meglio star; pugnal d'oro alla cintura, borzacchini da allacciar: per la strada, innanzi e indietro, si metteva a passeggiar.

Come di solito, fu accolta dal signor Aldo con atto e sorriso di piacere. Ella stese la mano che fu tosto serrata con effusione e s'inchinò davanti alle sorelle Zolli. Prima che avesse il tempo di mettersi a sedere, la zia la pregò che facesse un po' di musica. Lucia si arrese tosto all'invito. La musica l'avrebbe dispensata dalla noia di quella conversazione sbiadita.

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