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Aggiornato: 6 maggio 2025
Non poteva più vedere queste capigliature bionde... le facevano male agli occhi. E Valeria si coprì il viso, con un piccolo singhiozzo soffocato. All'indomani, il secondo del torneo, la nostalgia crebbe ancora; divenne insopportabile.
«Un singhiozzo l'interruppe: Carlo volle dire alcune parole di conforto, ma il padre accennando cogli occhi lo lasciasse parlare, temendo di non avere il tempo di finire la fatale confidenza, si affrettò a soggiungere: « Pannini era innocente... Sono io che l'ho rovinato... io che l'ho fatto morire nella miseria calunniandolo... «Carlo fece un moto di sorpresa che poteva anche dirsi di orrore.
Ma Valeria aveva nascosta la faccia nelle mani e scoteva la testa: Oh Dio! spero di no; spero di no! singhiozzò, e subilo le lacrime le piovvero dagli occhi. La mite signora Avory parve ferita e addolorata. Ma perchè no, Valeria? domandò. Non negherai che il mio povero figlio avesse un ingegno non comune... Non è questo, non è questo! singhiozzò Valeria.
Le diedi un bacio e discesi per le scale. La povera donna mi mandò ancora un addio rotto da un singhiozzo e poi rientrò nella sua casa vuota e triste. Oh buona e cara vecchia! se mi son ricordato di te!
Ma Nancy non volle promettere. Nancy! singhiozzò Aldo, ricordati come ci siamo amati! ricordati i giorni sul Lago Maggiore! ricordati quando scrivevi il tuo Libro, e me lo leggevi la sera, colla testa poggiata al mio braccio. Ricorda tutto, Nancy, e promettimi che se la bambina mi dice di restare, lo dirai anche tu! Ma Nancy non volle promettere. Nancy!
Aveva la rosolìa, singhiozzò Aldo, e non voleva mangiare che il latte che le scaldavo io... e non voleva dormire se non mi teneva la mano... Oh, Nancy! Nancy! non vuoi ricordare... e promettere? E questo Nancy lo ricordò. E promise. Rimasero seduti silenziosamente aspettando il ritorno di Anne-Marie. Nessuno dei due parlò più.
Un sospiro non tardò ad uscire dalle labbra di lei, seguito da un singhiozzo straziante, rauco, soffocato. O'Donovan le versò in bocca alcune gocce di merissak; l'almea sbarrò spaventosamente gli occhi e si rizzò a sedere guardando all'intorno con smarrimento. Abd-el-Kerim! Abd-el-Kerim! balbettò ella con disperato accento. Dov'è Abd-el-Kerim? Oh! Dio! Coraggio Fathma, disse O'Donovan commosso.
Nascondeva il viso fra le mani e non mi diceva nulla. Le cinsi il corpo con un braccio e la trassi nel salotto; me la feci sedere sulle ginocchia, le scostai con dolce violenza le mani dagli occhi, posi il mio volto sotto al suo, e le chiesi perdono. Ma invece di perdonarmi scoppiò in un altro singhiozzo, e mi buttò le braccia al collo, ed appoggiò la testina sul mio omero.
Un gruppo di nuvole, che un momento prima aveva coperta quella scena orribile, lasciò liberi i raggi della luna, che dardeggiarono sul corpo insanguinato del Malumbra, il quale, caduto colla testa sul fondo della barca, nè avendo forza di alzarsi, per un pezzo continuò a mandare singhiozzi gemebondi, poi tra l'uno e l'altro singhiozzo alcune parole tronche, smozzicate che non venivano a dare alcun senso.
Ponvi mente, Vitaliana, sono forse le ultime parole cui t'indirizzo; il singhiozzo di agonia di una coscienza e di un cuore! Io ti amo... Vitaliana portò ambe le mani al suo viso.
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