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Ecco dunque il contratto. Chi lo firmava? Non c'era padre? Bene, bene. Lo firmasse pure la madre, che faceva lo stesso. Nancy espresse timidamente l'opinione che forse prima di firmarlo era bene leggerlo, e tutti, anche l'impresario, furono d'accordo con lei. Dunque Nancy, Bemolle e Fräulein lessero con grande cura il documento; mentre l'impresario beveva del Malaga e fumava delle sigarette.

Signor Federigo, non vi pare che dovremmo fumare delle sigarette? Accendendole, scambieremo un'occhiata. Poi scambieremo proprio le sigarette. E guarderemo il fumo con aria triste. Quando il cameriere venne a sparecchiare, essi fumavano. Un rumore di ruote s'intese sulla via. Lucia gittò un grido e si lasciò cadere quasi nelle braccia di Federigo, tremando.

Egli andò in una trattoria di prim'ordine, verso le otto; e si ordinò un pranzo squisito. Aveva un grande appetito, egli che non mangiava da tanto tempo che per cibarsi: gli amici si accostarono a lui, scambiò saluti, parole, scherzi con tutti: offrì del kummel, delle sigarette. Rise molto.

Mi offerse una sigaretta, una delle sue bionde sigarette profumate, nelle quali c’era forse qualche traccia d’oppio, e mi sgomberò il divano dicendomi:

Quando Giacomino entrò in camera della Fanny, la ragazza, ancora in sottanino e colle spalle nude, si stava vestendo; e intanto riscaldava il caffè, ravviava la sua roba, assestava la sua camera, tutte cose che la mattina faceva a comodo, un po' l'una, un po' l'altra, fra l'andirivieni della gente da teatro, fumando un monte di sigarette e leticando col fratello.

La terza donna della comitiva era la sua cameriera, tanto bellina e tanto giovine quanto la contessa invano pretendeva di essere ancora. Ho detto contessa, poichè sopra il suo astuccio per le sigarette, legato al polso, figurava una corona di diamanti con nove punte. Nelle case da giuoco e negli alberghi eleganti è difficile incontrare personaggi che non portino titoli di nobilt

Ricordò di avergli scritto che fumava sempre delle sigarette russe profumate all'eliotropio bianco. Naturalmente, egli non l'aveva creduto. Dio! Dio! come mai le era venuto in mente di scrivere delle cose così stupide? E, d'un tratto, Nancy ebbe la chiara percezione che ella non era affatto Quella delle Lettere. Ed egli doveva essere seccato e disilluso.

S'involò, leggiadra, offrì le sigarette a suo marito, sorridendogli. Il marito la guardava quietamente, con un'aria soddisfatta di uomo dalla felicit

E lui, Aldo che, insomma, era o non era il fratello di Carlo? doveva andare a zonzo stupidamente da solo, fumando delle sigarette a buon mercato; oppure correre a fianco dello zio Giacomo, come un estraneo, come un «outsider», ascoltando per la millesima volta l'antifona nauseante del ritorno e della riabilitazione del Figliuol prodigo, Nino.

Ha rotto il suo astuccio da sigarette, rispose. Null'altro.... Poi, più tardi, in casa, non potè trattenersi e narrò ad Emilia la sua menzogna.