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Aggiornato: 26 settembre 2025


Quale secreta virtù possedevano le parole antiche, le formule che per secoli e secoli erano state ripetute dalle anime pie, che per secoli e secoli avrebbero echeggiato sotto le vôlte sacre al raccoglimento ed alla penitenza, sopra le culle e sopra le bare? Appartenevano ad una lingua non più parlata dagli uomini, ma eternamente viva, come la più propria espressione della preghiera. E il significato ne era così chiaro, si traduceva così facilmente anche agli ignari: «Benedici, Signore, questo anello che noi nel tuo nome benediciamo, affinchè colei che lo porter

Non è meraviglia pertanto se per tanti e rari meriti, che rivelò poi ampiamente nei suoi scritti di gius civile, fosse riverito come l’oracolo del tempo suo; e anco ne’ secoli appresso, nella Germania come in Italia, la sua autorit

Ned è nuova regola ed osservazione di fatto questa, ch'io propongo per utilissima norma delle zecche, di batter le sue monete col piú possibile caratto di finezza; ma fu conosciuta e mantenuta, anzi per legge stabilita sino da'piú antichi secoli.

È il palazzo dei Manfredi Chiaramonte, ove per due secoli infami i Tribunali del S. Uffizio compirono la tenebrosa opera loro! e dove oggi da magistrati che pur videro infrangersi contro a una civilt

Eh, caro signore rimbeccava la vecchierella se tutti fossero come lei, il regno dei prepotenti durerebbe sino alla consumazione dei secoli.

Il Ghetto e gli ebrei di Roma. Ammassato in un cupo e triste angolo dell'Urbe, rimpetto al Trastevere, abita qui da più secoli, quasi reietto dal resto del genere umano, il popolo degli ebrei di Roma. Di essi tratteranno queste pagine, che l'autore ha ricavato parte da scritti antichi e moderni, parte dalla bocca degli stessi ebrei. Più volte chi scrive ha percorso il Ghetto romano, e la sua popolazione, unica antica rovina vivente fra le rovine della citt

Queste furono le condizioni de' nostri padri, per li quattro secoli e mezzo dopo la cacciata de' pelasgi. G. C. s'era raccolto in Asia un altro di que' nembi di genti, che precipitaron di per tanti altri secoli ancora sull'Europa.

E tal fu quello lasciato da Augusto a tutto l'orbe romano; alla misera Italia in particolare, sulla quale durò e pesò variamente, ma poco men che senza interruzione, per diciotto secoli.

L'Italia non può affrontarla sola, risolverla, per ora con le uniche sue forze; perocchè l'Italia è ancora convalescente, viene appena di levarsi da un sepolcro di quindici secoli. Bisogna dunque, innanzi tutto, avere un esercito e degli alleati. Per raggiungere questo resultato, non si saprebbe spiegar abbastanza di pazienza, di fermezza, di astuzia.

Le presentarono e caddero con esse intorno a lui, che aveva trovato per tutti una di quelle parole, che traversano i secoli come una meteora lasciandovi una traccia inestinguibile. Quando quella nuvola si dileguò, tutti giacevano in ordine come fossero allineati. Era tempo.

Parola Del Giorno

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