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Signor duca, diss'egli lentamente, quasi volesse scolpire le sue parole nella mente del vecchio, questo mi fa tornare al principio del nostro dialogo. Se voi non giungevate in mio soccorso ier l'altro, io sarei morto infamato, e, sebbene senza mia colpa, come vi è noto, una brutta macchia sarebbe rimasta sul mio nome, sull'unica parte di me che dovr

Del resto, que' maestri scolpivano probabilmente e dipingevano quel pochissimo che era da scolpire e dipingere ne' poveri edifizi edificati da essi. Onde anche quell'altro nome di «stile greco», dato alle pitture e sculture tozze e goffe di que' tempi, sarebbe forse da mutarsi tutt'insieme in quello di «stile italiano imbarbarito»; piú brevemente, «stile comacino». Legislazioni.

Quadro di fantasia contemporaneo. Che ne dici il mio grazioso Cenobita? Anch'io, vedi, ebbi l'incarico di scolpire in marmo, un Alcide, ed invece scolpii Ebe, proprio nel momento in cui cade sconciamente colla fiala del suo nettare, dinnanzi a Giove.

Elia non era alto di statura, non era un Ercole, un Anteo, ma le sue forme avrebbero servito di modello allo scultore per scolpire Achille o Milone di Crotona. La sua prima cura, dopo d'essersi sbarazzato dei nove pirati, fu la liberazione dei compagni incatenati nella stiva, e si capisce come in una notte di tempestoso scirocco, dopo d'aver nascosto il fanale, e fatto appoggiare¹ il bastimento, non fu difficile al trabaccolo di sottrarsi alla vista della caravella. Tolti alcuni terzaruoli al trinchetto, e prendendo la direzione più conveniente alla velocit

Mio padre aveva fatto scolpire sotto i capitelli del cancello il nome della mamma; e rammentando i tristi due anni della mia fanciullezza trascorsi col

E non mi si parli più di passare l'Atlantico; non mi si parli più di lasciar le rive dell'Entella. "Gioiosa Guardia e la mia donna" ecco il mio motto, e vo' farlo scolpire sulla nostra "conoscenza" in uno svolazzo coi fiocchi, debitamente custodito dal gatto e dal basilisco di casa. Ora, sta bene; disse Fior d'oro. Ma quando sarò vecchia? Vecchia! che parola è questa? vecchia voi, dolce Juana?

Tutto qui è vero: non è il poeta che parla, è un trasteverino che vide e fece: per ciò l'epos nasce naturale e non per convenzione, nella forma dialettale. Il trasteverino è uno egli stesso, ripeto, dei settanta; ha quindi un animo quale ci bisognava alla gran gesta; ha la osservazione profonda e sicura, per quanto commossa, delle cose e degli uomini; ha il cuore risoluto e pietoso: senza descrizioni, senza divagazioni, senza fantasticherie (ché non c'era tempo) ma tenendo conto di tutti i particolari (ché a tutto si doveva badare per vincere o per morire bene, un gruppo com'erano), egli racconta; e nella lontananza di diciotto anni l'ardore rimeditato e risentito dell'animosa sua gioventù gl'illumina del bagliore d'una fantasia severa il racconto; e in quel racconto, nel cospetto di Roma, fra il Tevere e l'Aniene, in quella campagna, con quei nomi, a quella stagione, dalle concitazioni del duro e muscoloso linguaggio la linea epica si solleva e si distende per i venticinque sonetti monumentale. Non mai poesia di dialetto italiano era salita a quest'altezza. Grandissima l'arte e la potenza del Porta e del Belli, ma in una poesia che nega, deride, distrugge: classica quanto si vuole l'arte del Meli, ma fuor della vita, in una Arcadia superiore. Scolpire la idealit

Merlino, il savio incantator britanno, fe' far la fonte al tempo del re Arturo; e di cose ch'al mondo hanno a venire, la fe' da buoni artefici scolpire. 40 Questa bestia crudele uscì del fondo de lo 'nferno a quel tempo che fur fatti alle campagne i termini, e fu il pondo trovato e la misura, e scritti i patti. Ma non andò a principio in tutto 'l mondo: di lasciò molti paesi intatti.

Ella si chiudeva nella rete fittissima dei suoni che mandavan le sue nácchere, si avviluppava nel rumore, nella gioia della danza, come per scolpire in fugaci opere d’arte la bellezza del suo corpo inesauribile. Aveva le anche agili e pesanti, le ginocchia salde, quasi buie, le caviglie splendenti, aride, però innervate con forza ne’ sottilissimi piedi, le reni asciutte, magre come il piacere, dolorose come la volutt