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Aggiornato: 7 settembre 2025
Ivi almen so, che me odiranno i sassi: E al mio dolor risponderanno, i monti: Ivi al men so, che gli sospir ch'io trassi E quei ch'io traggio, ad uno, ad uno, fien conti Ivi al men so, che le fatiche, e i passi Fian note, a selve a boschi, a fiumi, e a fonti: Ivi al men so, che ogni fera sdegnosa Fia più che te: dil mio penar pietosa.
Cosi` 'l maestro; e io <<Alcun compenso>>, dissi lui, <<trova che 'l tempo non passi perduto>>. Ed elli: <<Vedi ch'a cio` penso>>. <<Figliuol mio, dentro da cotesti sassi>>, comincio` poi a dir, <<son tre cerchietti di grado in grado, come que' che lassi. Tutti son pien di spirti maladetti; ma perche' poi ti basti pur la vista, intendi come e perche' son costretti.
Nell'agosto, la salita del canalone impraticabile agli alpinisti inesperti è piuttosto pericolosa, causa la durezza della ripidissima neve e l'esposizione del burrone ai sassi cadenti.
Lieto lodalo Folco, e quindi i passi Rivolge, ed affrettando il piede antico Vien, dove tra' Francesi armato stassi, Lor cara scorta, l'animoso Enrico; Or, che per questi rüinosi sassi Vuoi di novo assalirne il fier nemico, Che pensi tu? sul combattuto calle Costringerassi a rivoltar le spalle?
Rientrando nella casuccia dalle muraglie scure di sassi col tettuccio di legno ella trovò il vecchio in piedi, che accendeva il fuoco. Ma che ti salta in mente adesso? Lascia, lascia egli rispose. Quei due avranno freddo. Bisogna che si riscaldino appena arrivati. Sotto la valanga devono stare maluccio, i poveri diavoli. E, in fin de' conti, sono pure nostri figli. Delirava.
A te guardaboschi, che hai venduto la tua carne e la carne del prossimo per due tarì al giorno! "E il sangue che fumava e ubbriacava. Le falci, le mani, i cenci, i sassi, tutto rosso di sangue! Ai galantuomini! Ai cappelli! Ammazza! Ammazza! Addosso ai cappelli." Vi pare un telegramma da Caltavuturo o da Valguarnera? Ebbene è proprio il principio di una delle Novelle rusticane del Verga.
Essa seguitava a piangere zitta zitta. Avrebbe commosso anche i sassi. Addio, Peppe, disse infine, vedendolo star lì, con gli occhiacci bassi, e la cera brutta. Addio. La fanciulla prese la brocca gi
A un gomito della strada arrestai i seguaci, e li arringai di nuovo quanto più calorosamente mi venne fatto. Frattanto i posti avanzati dei cafoni, impediti di offenderci coi fucili, perchè ivi il monte, ergendosi a picco, ci cuopriva, rotolarono sassi e macigni che ci rovinavano addosso; allorquando da un cespuglio di faccia, appartato dalla consolare, s'intese il chi va l
Ora intendo, disse Aldo; i sassi sono più forti dell'acqua e la mandano via: l'acqua poi, alla sua volta, è più forte del sughero e manda via lui. Sarebbe come io, che sono più forte di Cesarino, gli dessi una spinta e lo mandassi via. Forte non è la parola da usarsi. L'acqua non è più forte del sughero: è più pesa.
Si va a vedere, seguendo le nostre salmerie. Il luogo è adatto e grazioso; una selvetta che par pettinata mezz'ora prima dalla madre natura, tutta a masse ben distribuite, tutta viali, sentieri, redole, andirivieni, che paion tracciati a disegno. Fatti un cento di passi, ecco una bella radura, con una fontana nel fondo, certamente più alta di tutte quelle che danno origine al fiume. Sgorga l'acqua da un fiorellino, tra ciuffi di felci e capelveneri; zampilla, gorgoglia, sussurra per un po' di cammino fra i sassi, andando a far lago in una buca di forse due metri, che s'è scavata nella zolla del prato; donde poi straripa e scivola a valle, immollando per un buon tratto il terreno. Acqua limpida e fredda, dove la signorina Wilson è gi
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