Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 17 maggio 2025


Sarzano e Castello, chi ben guardi, è tutt'uno. Sia che allegramente deriviate Sarzano da un pazzesco Arx Jani, o da un più ragionevole fundus Sergianus, in Sarzano, era la ròcca degli antichi Genoati, e intorno a lei, sulle falde della collina, facevano ceppo le case dell'antico municipio romano; qui, nei secoli barbari, o rimbarbariti d'intorno al Mille, sorgeva il castello dalle tre torri, che lasciò il suo ritratto ad impronta delle prime monete di Genova e le sue vecchie mura ad abitazione del vescovo, per tutto quel tempo che l'episcopato tenne la potest

Genova sotterranea possiede anche la sua storia, se non chiara per avventura come quella della sua sovrastante sorella, certo meno oscura di quello che si potrebbe argomentare dai suoi foschi rigiri. Negli annali di questa storia tenebrosa un'impresa che andava tentando il Guercio con parecchi suoi degnissimi aiuti, non era nuova strana, e gli scrittori delle cose nostre ricordano le scoverte fatte, nei secoli scorsi, di audaci furfanti, i quali per lavorare più sicuramente avevano messo dimora nelle chiaviche, e taluni, allogati per l'appunto sotto la piazza della Nunziata, dormivano alla guisa dei marinai su ranci sospesi alla vôlta. Inoltre i contrabbandieri, i frodatori delle gabelle, ebbero sempre per le chiaviche una tenerezza particolare. Parecchi dei loro anditi furono chiusi ai tempi dei nostri vecchi; quello, ad esempio, che di sotto alla piazza di Sarzano metteva al monastero di San Silvestro. E non è molto che un altro (e non certamente l'ultimo) ne fu scoperto ed asserragliato, il quale da un certo luogo della citt

E insieme con questi giramondi, quante lezioni improvvisate di storia, alle tre dopo la mezzanotte, sulla piazza di Sarzano, o sotto la torre del palazzo Ducale!

Ai tempi delle monache, un'altra scala, ma stretta e segreta, si apriva dal mezzo di quell'orto nelle viscere della terra, e rasentando le cisterne sotto la piazza di Sarzano, scendeva al mare, a' piè delle mura, dove una buia arcata ne dissimulava l'uscita. Quel varco, certamente antichissimo e praticato ad uso di guerra, tornò mai utile ad alcuna di quelle rinchiuse?

E mentre da quel lato il palazzo dei Fieschi dominava il prospetto della superba Genova, fronteggiando il colle di Sarzano e la mole dell'antico Castello, guardava da tramontana il vasto anfiteatro del monte Peraldo colla sua gran cinta di mura alte sui greppi; da mezzogiorno, poi, vedeva gran tratto di mare, solcato da centinaia di vele, che uscivano dal porto o venivano all'approdo, passando sotto i suoi occhi lungo la Marinella, detta altrimenti il seno di Giano; e da levante, se pur non iscorgeva il Bisagno, nascosto sotto le alte mura di Santa Chiara, godeva la scena incantevole del colle d'Albaro, colla imminente piramide del monte Fasce e collo sfondo azzurro del promontorio di Portofino, dietro a cui si stendeva la riviera di Levante, oramai diventata un gran feudo dei Fieschi.

Venga chi so dir io al comando, e se n'andranno tutte quante in mezzo alla strada, se n'andranno! Scellerato! Lo sentite? esclamò la badessa, volgendosi con aria stupefatta alle suore. , e voglio che mi sentano perfino da Mascherona, e dal pozzo di Sarzano! incalzò il gobbo. , l'ho detto e lo ripeto, in mezzo alla strada! Sta bene, soggiunse un'altra delle Madri; intanto andateci voi.

Quei luoghi, tra Sant'Andrea, Sarzano e San Donato sono ancora, insieme coll'altra regione da Scurreria fino a Banchi, tra i più sudici e tetri della vecchia Genova; e il vicolo di Mezza Galera, ai tempi del nostro racconto, era degno più che mai del suo nome, poichè raccoglieva nel bel numero de' suoi abitanti la famiglia Garasso, nella cui casa dobbiamo oggi recarci.

Parola Del Giorno

gettatesi

Altri Alla Ricerca