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Aggiornato: 14 ottobre 2025
Battistone che pativa mancanza di respiro, fu preso a questa storiella da un singhiozzo nervoso, che lo fece ballare un pezzo come un sacco di crusca sulle molli del divano. Come avviene però delle cose del mondo, belle e brutte, cull'andar del tempo anche il discorso di Carlinetto cedette il posto ad altri argomenti nella solita saletta del Paolo e quasi me lo avevano dimenticato.
Essa, sempre addossata al muro, sempre immobile, con gli occhi pieni di lagrime, non rispondeva. Ma una scampanellata fece sussultare lei e Filippo. La fanciulla s'asciugò prestamente gli occhi, e corse nella saletta. Dev'essere Adolfo, ella disse alla mamma. Io ho l'emicrania, non voglio vederlo, mi chiudo nella mia camera! La mamma sospirò e alzò lo sguardo al soffitto.
E quando furono riuniti nella saletta superiore, lui e il giovine cominciarono a guardarsi con cert'aria significativa, come se ciascuno volesse che l'altro per il primo pigliasse la parola.
(Quando s’alza la tela, il campanello penzolante ad un muro della saletta si agita e strepita. Nella stanza non c’è nessuno.
Ci fu un momento di silenzio, poi si udì ancora Pietro Laner che diceva, come per congedarsi: Se permette, signor Brunetti, ho da parlare colle signorine.... E quasi subito, entrava nella saletta. Chi è questo signor Brunetti? domandò Evelina con voce assai commossa a Pietro Laner. È il rappresentante della cartiera di Maslianico. Quello che forniva la carta per il Rinnovatore.
Farsi lapidare?... Finirla, finirla! Non poteva reggere a tanta angoscia! Con impeto disperato tentò di aprire la finestra. Ma il Castellani che la sentiva spasimare e gemere e piegarsi e contorcersi come un sarmento alla fiamma, la trascinò lontano dalla finestra, in fondo alla saletta, e la fece sedere, e sedette accanto a lei.
Staremo a vedere se lei ammette d'aver cenato con voi. Si accorgono di Francesco. L'AGENTE gli getta un'occhiata di competenza. Non si toglie il cappello. Stavate, circa tre ore fa, a cena col signor Edgardo Lemms, in una saletta particolare del Falchetto d'oro? Edgardo Lemms sarebbe il nome di quel signore l
Nora, sarebbe venuta lei ad aprire?... O egli l'avrebbe trovata lì, nella saletta, con Evelina?... Sarebbe rimasta in camera sua ad aspettarlo?... Ma che importava dove, quando?... C'era! Ci sarebbe stata!
Tutto crollato, tutto finito in un lampo! E Loredana, la fiduciosa amica, abituata a considerar lui come il più forte, il più libero, il più saggio degli uomini? Che avrebbe pensato?... La porta della saletta si aperse ed entrò la signora Emma, recando ella stessa un vassoio col caffè e una bottiglia di liquori. Prenda qualche cosa, ella disse. Le ho preparato un caffè; beva una goccia di cognac.
Passò nella sua camera, indossò la veste talare, prese il berretto e ritornò nella saletta. Il convoglio funebre era ancora in cammino, egli aveva un istante di tempo. Si accostò alla Cristina che piangeva sempre, e con quella voce tenera e profonda, che a lei faceva tanto bene, le disse: Non piangere più. Tuo padre è tranquillo adesso. Dio gli ha perdonato.
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