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Aggiornato: 25 giugno 2025


Amante mio, vedi laggiù le snelle stelle d'oro che vanno d'un passo lieve sulla spiaggia, agili, a due a due, in luminoso abbraccio? Son seminude, e a quando a quando il loro corpo di perla s'affusola e la loro carne rosea, sbocciando fuor dalle morbide madreperle gronda di rubini sanguinolenti!... La mia voce.

Ora si vedeva tutta la sua snella e alta figura, rivestita di un abito bianco di semplice mussola, con un nastro di velluto nero alla cintura: si vedeva il delicato volto ovale e bruno, dove la piccola bocca rosea si schiudeva come un fior di granato; e le sottili sopracciglia nere e arcuate davano agli occhi neri, per buoni e soavi, un'aria d'infantile meraviglia.

O mio bel monoplano che rùtili e crèpiti come un falò di gioia, affrèttati ad appiccare il fuoco del tuo coraggio alla seta rosea e triste di questo cielo passatista!...

Adele la avvolse subito nell'accappatoio e la seguì in cabina, dalla quale uscì prestissimo, stretta nella vesticciuola azzurra, il cappello in mano, tutta fresca e rosea; un vero amore. Ma era un amore rabbuiato.

E buona era Nicolosina, onesta e sincera come un cavaliere senza macchia e senza paura. Ho detto come un cavaliere, e giustamente; diffatti, sotto quella bionda e rosea parvenza di donna, egli c'era alcun che di virile; la lealt

Su le tribune raggiava una corona di signore e di signorine gloriosissima. Teodolinda Pumèrici, la filodrammatica sentimentale e linfatica, sedeva a canto a Fermina Memma, la mascula. Le Fusilli, venute da Castellammare, grandi fanciulle dalli occhi nerissimi, vestite di una eguale stoffa rosea, tutte con i capelli stretti in treccia giù per la schiena, ridevano forte e gesticolavano. Emilia D’Annunzio volgeva a torno i belli occhi castanei con un’aria di tedio infinito. Mariannina Cortese faceva segni col ventaglio a Donna Rachele Profeta che stava di fronte. Donna Rachele Bucci con Donna Rachele Carabba ragionava di tavolini parlanti e di apparizioni. Le maestre Del Gado, vestite tutt’e due di seta cangiante, con mantellette di moda antichissima e con certe cuffie luccicanti di pagliuzze d’acciaio, tacevano, compunte, forse stordite dalla novit

Una voce, destando echi lontani, Par che mi chiami in quella parte e in questa Ove più folto perdesi il viale: E i passi guida affascinati e vani In mezzo ai tronchi un'agitarsi d'ale Ed il fuggire d'una rosea vesta. Mentre le luci di mia vita a poco A poco si spegnevano nel muto Crepuscolo degli anni e mentre fioco Moriva il sol di nuvoli involuto,

Nella sua bellezza bionda e rosea spiccava il tipo conosciuto degli oppressori, un tal po' dilavato nella tinta, ma grazioso per la finezza dei lineamenti, che poi, col crescer degli anni, per quella medesima finezza, fors'anche per le basette ispide e folte sotto un naso troppo piccolo, prende qualche volta un aspetto felino.

Preso moglie?... E chi hai preso? La nipote di quella canaglia che mi ha truffato! Gli occhi di Nora si fecero torvi. In mezzo alla fronte rosea da bambina, alla fronte tersa e lucente, si scavò una piccola ruga sinistra, bianca, sottile come una cicatrice. Pietro capì subito: si era lasciato trasportare e l'aveva offesa.

La campagna, verde e rosea, fuggiva davanti al finestrino, e quel movimento di tutte le cose suggeriva al signor Aurelio quest'idea peregrina: «tutto è mobile in questo mondoMa poi considerando che gli oggetti si movevano soltanto nell'apparenza, meditò quest'altra idea, anche più peregrina: «tutto è stabile ed immobile in questo mondo. Dormi, Pina, Pinuccia bella! , il lacu...»

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