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Mi giungon risate e singhiozzi, susurri di baci, preghiere di voci commosse; baleni di falci che taglian le messi feraci, di vanghe che scavan le fosse; conflitti di forze lottanti ne l’aspra conquista de l’uom su i selvaggi elementi; bisbigli sommessi de l’erba che cresce non vista ne gli orti de i vecchi conventi.

Angiolina Lo dite a me? Lo so io se è un peccato mortale: io, che ero abituata ad avere da lei tutto quello che volevo... mentre adesso poco ci manca che non debba io soccorrere lei! Ah! quando penso ai tempi in cui la sua casa era in festa di giorno e di notte e si gettava la roba dalla finestra tant’era l’abbondanza; quando penso alle risate che mi faceva fare

Che questa.... Ma badate, rimanga un segreto tra noi!... che questa è l'unica differenza di rilievo tra i creditori e i bottoni. Le risate ripigliarono più mattamente di prima.

Intanto si sentiva dovunque come la respirazione vasta di un mare, ed era la respirazione della Vittoria che invadeva le strade colmando ogni essere vivo, uomo, donna, fanciulli, altrettanti vasi capaci straripanti in lagrime e risate di gioia. Tutti vi si abbandonavano, tutti. Ma per brevi istanti, poichè la Forza della Vendetta ritorna, implacabile, affamata!

Cardello aveva accozzato alla meglio tutte le parti che gli erano venute in mente; e all'ultimo, mentre Tartaglia benediceva gli sponsali di Colombina con Pulcinella, tartagliando peggio di prima e piangendo dalla consolazione di maritare la figlia, le risate furono tali che Cardello si mise a ridere anche lui.

Se non che notavo un particolare. Niente mi parlava di Fausta, come se ella sdegnasse di ripresentarsi alla mia mente, di far ripalpitare il mio cuore. Non la ritrovavo in nessun angolo di quella casa che pure era stata illuminata dai suoi sorrisi, che avea risonato della sua voce, delle sue gaie risate nei bei giorni dell'attesa.

Ma Tonio voleva seguire la Madonna; implorava collo sguardo e coi gesti e colle labbra balbuzienti chi sa quale parole di supplica disperata. Il segrestano lo mandò a rotoli con un ceffone, tra le risate del publico.

Di quei pianti senza dolore, di quelle lagrime senza amarezza, che brillan nell'alba della vita, come gocciole adamantine di rugiada e che così facilmente si alternano colle sonore e squillanti risate, qual fonografo ci serba le delizie e gli incanti? Non rimpiangiamo l'impotenza del profumiere e del fonografo!

Stia zitto, dottore; in famiglia c'è sempre qualcuno che può lavorare per gli altri. Dico bene, signor Dario? Non lavora anche lei, a modo suo? Siamo stati messi al mondo per fare ognuno qualcosa; tant'è vero, che chi non può e non sa fare il bene, fa il male, pur di non stare inoperoso, con le mani in mano. Oh, questo poi! esclamò il dottore, dando in una delle sue rumorose risate.

Ogni parte di esse fu specificata, ogni loro funzione descritta a suono di enormi risate, a sentire le quali chi aveva parlato, ristava un momento, guardava in giro in atto di furba maraviglia, e poi diceva: Che cosa ho detto? e ripeteva la frase, e quando gli altri tornavano a sbellicarsi dalle risa, volgeva gli occhi al cielo con aria scandolezzata, giungeva le mani e sclamava: Che gente!