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Aggiornato: 9 ottobre 2025
E non sapeva immaginarsela che quale un sonno più lungo, forse più freddo ma insensibile, come assopendosi per qualche ora ella non lo sentiva più salire così, adagio, dai piedi. Aveva pensato pure a che cosa le metterebbero indosso prima di adagiarla nella cassa, poichè aveva regalato a Betta l'unico abito veramente suo ma le restavano ancora due camice nuove e una sottana nel comò.
Vedrai il bronzo che mi ha regalato. Il povero Numa! si muove.... miagola!... È un capolavoro! E con noi, nel Consiglio di amministrazione, abbiamo un altro amico di tuo marito: Francesco Kloss. Nora trasalì: era proprio vero! Allora si confidò collo zio e gli parlò delle cambiali. Matteo Cantasirena diventò serio, poi sorrise, la consolò.
Evelina, perciò, doveva pensar lei, a sopprimere i giornali, a rispondere alle lettere, ai telegrammi. Doveva pensar lei alla casa e al duca; Nora le aveva affidate tutte le chiavi, e perchè le avesse sempre pronte con sè, le aveva regalato anche la sua magnifica borsetta, quella colla cerniera e la catenella d'oro.... e le aveva regalato anche la cintura d'argento russo da tenerla appesa.... e anche della tela, molta tela in pezza, la magnifica tela di casa Casalbara, che Evelina aveva gi
Donna Bettina le portava nell'involtuccio la vestina di veli, il corpetto rosso a frangia dorata e le scarpine piccole piccole come quelle di Cenerentola. Malia, quando qualcuno dei giovanotti che frequentavano la baracca le avea regalato dei pasticcetti nell'intermezzo, entrando in casa si buttava sul letto tutta stracca, senza nemmanco spogliarsi.
O come? esclamò l'altro, parlando con quell'accento sommesso che era consigliato ad ambedue dalla presenza del padrone in casa; e non me li avete dati voi, questi sigari? Di che cos'era, forse di ravanelli, quel mazzo che m'avete regalato oggi, pel mio giorno monastico? Sì, sì! disse Marianna, dandogli sulla voce.
Andai via come un fanciullo a cui fosse stato regalato un giocattolo desiderato ardentemente da gran tempo. È così: nello sviluppo dei nostri sentimenti, noi dobbiamo attraversare, non fosse che per pochi istanti, tutte le fasi dell'evoluzione ordinaria; neppure in questo caso la Natura fa salti. Saremo fanciulli anche a sessant'anni, se non siamo stati tali al tempo opportuno. La maturit
Una mattina io era uscito per affari; avea lasciato il suo letto con rammarico, benchè ella stesse assai meglio e me lo assicurasse sorridendo furbamente come avesse immaginato una gherminella. Al mio ritorno la trovai in piedi, coperta d'un ampio sciallo turco che io le aveva regalato nel giorno del suo onomastico.
Questo, al non vedersene più fatto cenno nè motto, argomentava che quella sua bizzarria fosse, come tante altre, messa sotto un piede. Pure, volendo meglio dileguarne la ricordanza col far ridere di più, si mise addosso una veste di raso perlato, che la signora Isabella aveva, pochi dì prima, regalato ad una delle mogli o femmine di lui.
Mia moglie aveva regalato una copia della composizione ad una sua amica, che io non conoscevo. Non volevo veder nessuno, fuggivo le distrazioni, avevo la fama di un orso, di uno stravagante, di un mattoide; non è vero?... Quest'amica volle conoscermi; cercai di evitarla quanto più fu possibile; un giorno c'incontrammo.
Io, che di politica m'occupo poco e non mi credevo in caso di giudicare quell'atto, sorrisi e non risposi nulla; ma gli ho quasi dato ragione sfogliando in questi giorni il magnifico volume che il senatore Tullo Massarani ha pubblicato a sue spese nell'occasione delle nozze d'argento reali, e di cui ha regalato l'intero provento una dozzina di mila lire a parecchi istituti di beneficenza.
Parola Del Giorno
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