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Oh! balza, balza alfine fuor dal mio corpo, di spiaggia in spiaggia!... Son io che ti scateno, o Mare, verso un'atroce carneficina, verso la Distruzione impossibile!... Scoccata è l'ora del naufragio della Terra! I grandi fari si rizzano, per offrire un tesoro d'effimera luce!... Frugarono i fari nei profondi, e ora traggon dall'acque alghe e coralli splendenti!

Nell'andarsene, ebbe una sorpresa. Giungendo alla stazione, vi trovò ad attenderlo un giovinotto bruno, magro, con due occhi assai vivi e profondi, il quale, qualificandosi per un addetto della tenuta d'Astianello, gli chiese semplicemente, ma in modo abbastanza categorico, se la Duchessa fosse ammalata molto, molto?...

V'è in ciò una gradazione di analogie sempre più vaste, vi sono dei rapporti sempre più profondi e solidi, quantunque lontanissimi. L'analogia non è altro che l'amore profondo che collega le cose distanti, apparentemente diverse ed ostili. Solo per mezzo di analogie vastissime uno stile orchestrale, ad un tempo policromo, polifonico e polimorfo, può abbracciare la vita della materia.

Non possiamo negare che in fatto di letterature moderne straniere il Cesarotti vide talvolta piú addentro d'ogni altro suo contemporaneo italiano. Nato piú per esser filosofo che per esser poeta e libero di molti pregiudizi, il Cesarotti avrebbe potuto riformare assai tra di noi l'arte critica, se si fosse dato a studi piú profondi.

Potei credere per un istante di essere tornata ai dolci e profondi colloqui di un tempo. A un tratto Egli esclamò: Non conoscete la vita, non sapete nulla, non comprendete nulla. Ohimè feci quasi involontariamente lo temo. Egli proseguì con violenza. Avete voi solamente un concetto dei diritti dell'uomo, del suo posto di fronte all'esistenza?

Ritto, immobile sopra una roccia, che sovrasta al flutto delle generazioni, bello, biondo, superbo come negli anni più fiorenti della sua giovinezza, alzando il viso splendido e dolce di redentore, sorridendo dai fieri e profondi occhi celesti, con le braccia erculee incrociate sul petto vermiglio e i capelli d'oro e il mantello grigio dati al vento, egli li vede trascorrere ai suoi piedi, e rivive con tutta l'anima nel passato.

È forse creatura umana Claudio Cantelmo? Diciamo pure, se così si vuole, che sia un simbolo. Diciamo pure, con l'amico Rod, che le tre vergini Massimilla, Violante, Anatolia rappresentano non so quali altri simboli più reconditi e più profondi di quello di Claudio.

Durante le lunghe ore che passavano insieme, ella chiedeva, ed egli doveva rispondere. I suoi splendidi occhi profondi la incitavano a rapide domande, e i baci che egli le dava non spegnevano la sete della sua anima per l'anima di lui. Poco a poco, timidamente, ella scostava i cancelli del giardino chiuso; giorno per giorno arrischiava, trepida, un passo più in l

La sua faccia bella, fiera , ma niente affatto truce, era stravolta in modo da far paura; la tinta pallida era scomparsa per dar luogo a una tinta bronzina che una collera illimitata rendeva sempre più cupa fino a diventare mattone; gli occhi profondi, scintillanti, che magnetizzavano, eransi ingranditi in modo strano e vi si vedevano dentro certi guizzi feroci da credere talvolta che gettassero fiamme; le labbra di solito sorridenti, erano increspate che lasciavan vedere i candidi denti convulsivamente serrati e sulla fronte spiccava una vena azzurra che ingrossavasi a tratti.

Tiranni! a che tanto chiasso coi vostri cagnotti, se lo schiavo raramente, ma però qualche volta dopo di aver tastato i solchi troppo profondi che incisero i vostri ferri nelle sue carni, vi scaraventa sopra un palco che si chiama guigliottina o nei fossi delle casematte di Queritaro? Voi!... che tanto faceste e fate soffrire l'umana famiglia di umiliazioni, di torture e d'omicidii!