Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 31 maggio 2025
Roberto, gli disse Prinetti, ecco le sigarette per te: sono arrivate oggi da Costantinopoli. Davvero genuine! esclamò l'altro, leggendone la scritta in caratteri turchi sul pacchetto a colori, mentre colle mani, belle quasi quanto quelle della contessa Ginevra, lo rigirava bambinescamente, prima d'aprirlo. Bice fumer
Giorgi tornò ancora un'ultima volta con Prinetti, che essendo riuscito ad ammansire la moglie colle proprie maniere popolane, poteva andarlo a trovare quasi tutte le mattine; ma ogni soccorso sarebbe stato gi
Giorgi e Prinetti smisero di giuocare. Soffrendo molto, l'uomo arriva a comprendere la necessit
Mio Dio! pregava mentalmente Prinetti vedendo le sue labbra agitarsi nello sforzo di un'ultima parola. Giorgi mormorò: Bianco.... bianco! Poi la visione del primo cielo gli si interruppe. Nel mese di maggio Bice era a Roma con De Nittis e la zia Ginevra.
Bice invece era diventata più pallida, più magra, più orfana di prima: lentamente tutti erano scomparsi intorno a lei: il povero Giorgi, la zia Ginevra, il dottor Ambrosi, Prinetti, Rosa, tutto quel piccolo mondo così spirituale e così eroico nella semplicit
Non mi dite che bestemmio, perchè non ne avrei l'intenzione. Io affermo solo che l'amore, come dice la contessa Maria, non è più quello, che conosciamo noi medici, e che tu, Prinetti, devi aver visto in Africa, dove non vi sono misticismi. Volevo dir questo, dal momento che l'amore è spirituale, non dovrebbe essere geloso della natura e prendere per una infedelt
Il dottore, allegro di essere riuscito ad interessare Bice con quel discorso, si lasciò battere volentieri. L'eterna guerra fra la scienza e la filosofia! replicò sorridendo: voi ci accusate di non capire, noi vi accusiamo di non fare. Tu dovresti stare per la scienza, Bice, e farci il thè. Trecentoventinove, proruppe Giorgi: dottore, Prinetti ha bisogno di voi, sta male.
Giorgi sedeva sopra uno sgabello da pianoforte, la contessa Ghigi spariva quasi, entro una larga ottomana, mentre Prinetti allargandosi sopra una robusta sedia americana, a rete di giunco, perchè qualunque imbottitura gli avrebbe infiammato le reni, grasso com'era, guardava ancora il dottore.
Allora verremo da voi. Non era più il salotto dell'inverno. L'assenza di Prinetti e di Giorgi vi aveva lasciato un vuoto malinconico, gli altri parevano invecchiati. Come accade sempre, anche quel gruppo, vissuto così intimamente per tanti anni, si sentiva colpito da dissoluzione nella monotonia stessa di quella amicizia, che niente veniva più a rianimare.
Tutti notarono ironicamente la miseria del regalo offerto dal marito, un filo di perle piccolissime, forse pagate un trecento lire, in confronto di quelli presentati dai parenti e dagli antichi più facoltosi amici della contessa Ginevra. Prinetti, presente al matrimonio, aveva portato un miracolo africano, un baule fatto con pelle d'elefante conciata, simile ad un piccolo blocco erratico.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca