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Aggiornato: 22 giugno 2025
La gloria è a buon mercato in Corsenna. Per quindici lire buttate via, son salito in grande estimazione presso le signore. Che buona occasione ha perduta Terenzio Spazzòli, di apparire un uomo perfetto! Ora egli ha una macchia nel suo blasone, un'ombra nella sua luce. La contessa Quarneri non è rimasta ingannata dalla supposizione che alla signora Berti era piaciuto di fare, e non crede affatto che il divo Terenzio sia stato il protettore del povero burattinaio, il Mecenate delle arti, il dator di spettacoli in piazza. Me lo ha detto ella stessa, la luminosa contessa; e in quella occasione, con bel garbo di confidenza signorile, ha preso a darmi del voi. Cosa che mi piace, e non mi piace ad un tempo. Mi piace perchè suona bene; non mi piace perchè far
Siete stanco, stanco per aver preso troppo, per voler ancóra tutto prendere; siete stremato, e non volete confessarlo. Quando siete solo, v’accasciate súbito. Vi spiavo. Gherardo Ismera. Ah, fate questo? Mortella.
Avevano almeno dieci volte preso a parlare di Bianca; ma il discorso uscendo di carreggiata, li portava sull'argomento della guerra, e della spedizione, vista da essi moversi e tornare in quella guisa vergognosa.
Almanaccava intorno a quel che gli avrebbe potuto dare un campicello a grano, che aveva preso a mezzeria quell'anno, tanto per cercare d'industriarsi ora che aveva un bimbo: e aveva sentito una voce fresca e argentina, e s'era voltato. Aveva riconosciuto Rosa, la figliola del su Cicco Ricovási.
Lalla era diventata rossa, cogli occhi sfavillanti: la Luigia preso l'abito per la fodera della vita lo teneva sollevato, disteso, mentre colle dita dell'altra mano, dando alla veste certe scossettine vibrate, precise, ne faceva meglio risaltare la freschezza e l'eleganza.
Ahi misera! un grande affanno ho sostenuto... E donde vieni tu cosí a cavallo? Noi non mettiamo sella che a mezzanotte. Lungo viaggio cavalcai a questa volta, fino dalla Boemia. Tardi ho preso il cammino, tardi: e voglio condurti meco. Ah Guglielmo! Entra prima qua dentro un istante. Su presto! Il vento fischia ne' roveti. Entra, vieni, cuor mio carissimo, a riscaldarti fra le mie braccia.
Sull'orlo di un lago bizzarro che io amo, verde ai due capi, sottile e torto per sinuose gole di colli selvaggi e di montagne tragiche, sereno a mezzo il corso nell'arco di un golfo idilliaco, si affaccia allo specchio maggiore delle acque una densa e signorile corona di ombra. Sovente per le vie solitarie di quell'ombra fui preso dal senso di una bellezza che più si prometta di quanto si sveli.
Benchè il tono di Luchino gli paresse fiero e risoluto oltre l'ordinario, ed egli si sentisse in colpa, nonostante quello sciagurato, persuaso o volendo persuadersi non fosse altro che una celia, fece ogni prova per voltar la cosa in burla, con una affettata paura ed uno svenevole accoramento. E Luchino, sodo. Come dunque egli vide il padrone ripetere l'ordine con un fare davvero spaventevole, e nessuno dei circostanti mostrar segno di favore nè di compatimento, e il carnefice ghermirlo senza cerimonie, fu preso da tanto sbigottimento, quanta era dapprima la sua baldanza. Bianco siccome un panno lavato, tremebondo come un paralitico, non reggendosi sulle ginocchia, mentre il boja ora lo tirava, ora lo spingeva, strillava al pari di un'aquila, chiamava misericordia, e volgendo la faccia contrita, raccomandavasi ora al padrone, ora al prelato, ora ai figliuoli, e massimamente alla signora Isabella e alle dame di lei, rammentando ad esse che aveva tre mogli e una nidiata di puttini. Poi, vedendosi non ascoltato dagli uomini, non lasciò santo che non invocasse; implorava almeno di confessarsi, di salvar l'anima; ma nessuno facea viso, non che di esaudirlo, neppure di commiserarlo; e il maggior loro da fare era il tenersi serj e composti, a malgrado dell'enorme antitesi fra quel vestire, quel ceffo, e quelle supplicazioni. Ed oltrechè per abitudine non pendevan troppo alla piet
Oh la zia aveva sempre voglia di chiacchierare!.. Quel giorno poi sentiva un vero bisogno, quasi il dovere di conversare intimamente con la nipote, la quale pareva non si accorgesse di nulla, non sospettasse manco per ombra la sorpresa che le si andava preparando. Oh una sgradevole sorpresa, prima di tutto per lei, povera signora che ormai aveva preso le redini della casa e le piaceva di reggerle; poi per quella fanciulla, che... che... Dio sa se si sarebbe adattata, se avrebbe sopportato in santa pace, l'avvenimento ormai da tutti previsto!.. Era strano, come mai Lucia, con la sua intelligenza, con la sua finezza, non si fosse fino allora accorta di nulla!.. E proprio, non si era accorta di nulla; tanto che, toccava a lei a illuminarla. Ciò ch'ella aveva pensato di fare gi
Se non che il giovine notò qualche imbarazzo nella sorella, e stette pensoso; indi, preso il cappello, senz'altro dire, uscì di casa. Partito lui, la Stella s'acconciò il velo, un piccolo scialle di lana quadrettato, salutò con un bacio la mamma, e dicendole che n'andava per quel conto della signora Emerenziana, disparve.
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