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L'inferma s'era sollevata un poco sulla persona; e, tenendo chiusi gli occhi, pregava, rassegnavasi a tutto quello che avrebbe di lei fatto il Signore, anche a non veder più i suoi figliuoli: pensava che Stella e Celso eran ricoverati in luogo sicuro, e offeriva al cielo anche l'angoscia provata per Damiano, la cui prigionia era forse stata per lei un colpo mortale.

Signor Galli!... Non ho più che lei.... Non ho più che lei!... La mia speranza!... Il mio conforto! Il mio amico! Tutto.... Tutto! E tornò a piangere. Signora.... signora duchessa.... pregava a sua volta il poveruomo, ansante, palpitante... e a lui pure, fra le gocce di sudore scorrevano alcune lacrime sul grosso faccione smorto, sbigottito.

Aveva delle ore di languore estremo. Pregava appassionatamente, sopratutto la sua preghiera d' elezione, ch'era il De Profundis. Diceva il primo versetto con un fervore che le metteva dei singhiozzi nella voce: De profundis clamavi ad te Domine, Domine exaudi vocem meam.

Ferdinando II dava, dalla sua parte, venti soldi per una messa e pregava Iddio per la prosperit

Le preghiere, imparate da bambina, prendevano ora un significato novello; poichè la sua mente non poteva rivolgersi al cielo senza al tempo stesso rivolgersi a lui; pregava perchè fosse fortunato. Aveva, ancor più di prima, lunghissime ore di distrazione, talvolta non capiva quando le si rivolgeva la parola, tanto la sua mente era costantemente altrove.

E Pietro che aveva trovato la sua Nora, Pietro che finalmente aveva la sua Nora, la baciava sulla bocca, sui capelli, sugli occhi, sulle spalle, come un pazzo. Anche Pietro, adesso, pregava, supplicava, implorava, delirava, anche Pietro adesso voleva tutti i suoi baci, tutti i baci, voleva vivere, rivivere, morire con lei!

E un po' timidamente, quasi tremante, gli disse come era imbarazzata per Carlo, temendo che da solo non potesse studiare, e lo pregava che gli volesse dare qualche lezione, qualche suggerimento....

Don Gregorio, intanto, piangeva con lei e pregava: pregava Iddio fervidamente per la poveretta; pregava Iddio perchè ridonasse la calma al suo cuore e perchè perdonasse, nella sua bont

Metilde teneva informata esattamente la famiglia, sulla salute dei suoi ammalati che andavano migliorando. La febbre e le sofferenze di Silvio erano assai più miti, egli domandava continuamente della sua famiglia lontana. Chiamava suo padre, la nonna, Maria, e li pregava di scrivere.

Era stato il miglior amico del vecchio Striati, voleva bene a Nino come a un figliolo.... lo sapeva nascere: per questo era entrato in apprensione, e aveva parlato di que' tali fatti deplorevoli.... lo sapeva ch'egli non era uomo d'aver paura; però lo pregava per l'amicizia che lo aveva legato al padre suo, per il bene che gli voleva, a desistere da quel proposito.