United States or Egypt ? Vote for the TOP Country of the Week !


Il suo riso strillò per la stanza, poi, essendosi tolto il cappellino e sbottonata la pelliccia, si distese anche lei sulla poltroncina dall'altra parte del fuoco.

Giacomo, colle orecchie intronate, si chinò per sedersi sopra una poltroncina che la ragazza gli aveva spinta dinanzi col piede; ma di colpo si rialzò; la poltroncina, sgangherata, cascava da una parte; e lui andò a mettersi sul letto non ancora rifatto, ma un brontolìo ringhioso, di sotto alle coperte, lo fece allontanare: era il vecchio bulldogh dei Richard che mordeva e che l'aveva con lui particolarmente.

Guardò nel corridoio se Evelina stesse a spiare, chiuse l'uscio, si sdraiò nella poltrona più comoda, e colla mano indicò a Nora di sedersi sopra un'altra piccola poltroncina accanto alla finestra. Sentiamo. Nora gli disse in due parole della domanda formale di matrimonio e come lei avesse finito per accettare. Ci sono per altro, due condizioni. Quali?

Ed allora essa sedette sopra una poltroncina, egli se le inginocchiò ai piedi e cercò il suo cielo in quegl'occhi neri lucenti; e fra il sorriso amoroso ed una stretta di mano tenace ed un amplesso misurato dal palpito robusto e sereno del cuore, sentì il bisogno di ripeterle per la centesima volta: Ti ricordi, quando vivevo al tuo fianco senza saperti leggere dentro, quando te bella, gentile, appassionata possedevo indifferente, ed i tuoi sentimenti ed i tuoi affetti non comprendevo o sdegnavo come un impaccio?

Non sapendo che consolazioni di parole potesse dare a quella dolente, avvicinò la sua seggiola alla poltroncina, e senza parlare, con la amorevolezza di un fratello le accarezzò le mani bianche, fra le quali sfuggiva il pianto silenzioso.

Col cappello sulle ventitré e la mazza ficcata in una tasca dei soprabito, approvava e ammirava col gergo di chi se ne intende Gladiator e la Fanny. Se Dio vuole, è finito! Il signor Daniele respirava e si allungava più comodamente nella poltroncina; ma tutto ad un tratto, ricomincia la Stella confidente ed eccola... eccola daccapo!

Le due donne erano in giardino; la fanciulla sedeva sul parapetto, fissando l'acqua verdastra del lago e i piccoli e i grossi pesci che passavano aspettando qualche manciata di briciole; la vecchia, adagiata in una poltroncina di vimini, lavorava all'uncinetto. Gi

Maddalena, che aveva trovato il foulard sotto il canapè, se lo buttò sulle spalle, accomodandoselo al collo. Allora venga avanti: che cosa desidera? La signora Trebeschi si mise a sedere sulla poltroncina dello scrittoio, e l'altro sul canapè. In quel piccolo casotto, dove tutto era ammonticchiato, ci stavano appena.

Giusto sorrideva al sorriso di lei, e senza intendere ancora frugava con lo sguardo la pallida creatura. Nina, facendosi ancora forza per sorridere, aggiunse con voce intelligibile appena: Dunque non sa nulla? Io sono storpia. Vuol vedere? Non si turbi poi troppo. E senza attendere risposta si staccò dalla poltroncina per attraversare la stanza. Ahi! povera creaturina bella!

Il dottore Agenore stava a guardarlo seduto sopra una poltroncina. Fammi il piacere, dimmi ancora che ho ragione uscì a dire Leonardo arrestandosi di botto, mentre stava mettendosi i polsini. Agenore rialzò il capo e disse senza scomporsi: Certo che ; finchè parli tu, la ragione è dalla tua. Che intendi di dire? Tua moglie far