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Aggiornato: 16 maggio 2025


E Gladiator, tutto dritto, che zampava in aria? e il grido, quel grido dalla vocina acuta e ridente: hop! Il signor Daniele rabbrividiva, poi sorrideva, poi tornava a sospirare profondamente. No, no, no; il povero ragazzo non avrebbe mai potuto dimenticarla.

Era stato un incubo per lui lo spettacolo di quella svelta cavallerizza, di quel pubblico applaudente, di tutti quegli ufficiali, di quei giovanotti eleganti, che sorridevano, che scherzavano con lei, che la divoravano col desiderio. Il buon uomo non vedeva l'ora che finissero gli sgambetti e le giravolte di Gladiator. Ma ecco un ultimo esercizio.

Gladiator, nel frattempo, sempre al suono della Stella confidente, aveva finito il «passo spagnolo» e incominciava la «danza scozzese». Il cavallo mordeva il freno bavoso, sbuffava, nitriva, squassava la criniera, ma pure doveva piegarsi sotto la mano esperta o il ginocchio di ferro di madamigella Fanny e fare lentamente e leggermente tutto il giro del circolo, cullandosi sulle quattro zampe.

E il buon Daniele, fra le lacrime che gli solcavano le gote smorte e gli rigavano il naso verdognolo, nella sua grande ambascia pel figliuolo che partiva, sospirava, sospirava pure per quell'altra, dietro a quell'altra lontana... il sogno, la visione; il solo punto luminoso della sua vita oscura e misera: la figuretta nera nell'amazzone attillata, a cavallo di Gladiator, il cappello a cilindro e il garofano rosso...

Ma forse il della stanchezza estrema Comprenderemo alfin tutto il poema, Ed in quel perdoneremo al fato. La testa, il busto suo da imperatrice Sembran scolpiti in marmo imperituro; Nel circo avrìa sorriso al morituro Gladiator, suprema vincitrice. Il morso dei desir, che a noi non lice Impuniti pensar, nei che furo Avrìa sentito e nel triclinio impuro Regnato bionda incoronata attrice.

Poi, il signor Daniele, dopo un sospiro, domandò: E Gladiator?... Avr

Dopo stretta la destra al capitano, si era avvicinato a M. Richard che, in falda e stivaloni alla scudiera e con un grosso frustino in mano, teneva d'occhio ogni movimento di Gladiator. Bellissimo teatro, saperlotte! Tutto quello che c'è a Milano, come a Parigi, a Berlino, a Filadelfia!... tutto quello che c'è a Milano di più high-life, anche il generale Piccolomini di Coccorito.

Col cappello sulle ventitré e la mazza ficcata in una tasca dei soprabito, approvava e ammirava col gergo di chi se ne intende Gladiator e la Fanny. Se Dio vuole, è finito! Il signor Daniele respirava e si allungava più comodamente nella poltroncina; ma tutto ad un tratto, ricomincia la Stella confidente ed eccola... eccola daccapo!

Avrebbe dovuto subito, fino dalla prima sera, obbligare Giacomino ad andarsene a letto, proibire il Dal Verme, proibire le lezioni di scherma di monsieur Richard, le passeggiate a cavallo di Gladiator... proibire le spagnolette, le ostriche, il cognac, la omelette soufflée!

Parola Del Giorno

boraccini

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