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Aggiornato: 8 luglio 2025
Esisteva il pericolo per le istituzioni? È strano che lo si abbia trovato in dimostrazioni e tumulti avvenuti al grido di: Viva il Re! quando si portarono in giro i ritratti dei Sovrani; quando affermavasi che il governo guardava con simpatia ai dimostranti, stanco com'era di vederli opprimere dalle consorterie locali e dall'egoismo dei grandi proprietari; quando si sperava che il figlio del Re e lo stesso on. Crispi sarebbero venuti a capitanarli Questa la voce, che correva a Palma Montechiaro. E furono precisamente le sentenze dei Tribunali militari, che constatarono l'assenza di ogni carattere politico nei moti, che essi furono destinati a punire. C'erano forze incoscienti ma organizzate, che a momento opportuno avrebbero potuto essere adoperate dai malintenzionati ai loro fini sovversivi, volgendo a loro benefizio, la ingenuit
Perciò Clemente VII alleatosi per abbassare la Spagna con Francesco I, dopo la prigionia di questo, rimase solo contro il vincitore irritato. La posizione era terribile; se i pericoli della Riforma non avessero costretto papato ed impero ad allearsi, tutta l'opera di Giulio II andava forse perduta. Il problema politico si avviluppò allora così stranamente che Guicciardini, la miglior testa del secolo, vi si sgomentò. Per resistere all'imperatore si pensò ad una Lega italica contro di lui, aiutata dalla Francia. Clemente VII ne pareva invasato, tutti aderivano, la Francia prometteva; ma l'uno non si fidava dell'altro, nessuno aveva fede in nessuno, tutti trattando fra loro della Lega, per tenersi aperta una porta, ne avvisarono Carlo V. Quindi ebbe luogo la congiura rimasta nella storia col nome del Moroni, che ne fu il mestatore e che consisteva nell'offrire al Marchese di Pescara la corona di Napoli e il grado di generalissimo della Lega. Il Moroni, finissimo diplomatico meglio che grande politico, non ne conchiuse altro che perdervi provvisoriamente la libert
Mai l'on. Giolitti si adatterebbe a fare del barometro politico di un gruppo il suo barometro, della lancetta dell'on. Fera la sua lancetta. Accoglie i partiti nel suo equilibrio, torcendoli un poco e deviandoli dal loro piano; non ama le correnti impetuose, che trascinano, nè le polarizzazioni che diminuiscono il settore sul quale gli sia possibile scorrere liberamente.
Il duca studiava ancor molto perchè nessuno potesse prenderlo in fallo. Era fra gli ammiratori più appassionati di Machiavelli, scrittore allora recente. Quello storico, quel politico, che insegna ricorrere ad ogni mezzo quando può condurre allo scopo, doveva piacer molto al duca. Di tali massime egli era convintissimo; ne aveva dato una prova nella condotta tenuta verso i parenti spogliati.
Ammiro la sua schiettezza; ripigliò Ariberti. E forse Ella ha ragione a dire che, per questo lato, io non sono un uomo politico, o lo sono soltanto per met
Gustavo Modena tornò a Milano in sullo scorcio del 1859. Immutabile ne' suoi principi, la mente piena di ubbie, diffidente, iroso, più che mai taciturno, d'altro non parve preoccuparsi che di speculare sul proprio talento, riprendendo con lena le rappresentazioni teatrali. Ricomparve infatti nell'autunno sulle scene del teatro Re, e i Milanesi lo rividero, dopo un'assenza di undici anni, sotto le sembianze di Cittadino di Gand, in quel dramma politico, dalle tinte cupe, che'gli aveva offerto il destro, ai tempi della dominazione austriaca, di imprecare con tanto successo contro i tiranni. Strano a dirsi: il teatro Re non era affollato a quella prima rappresentazione; la platea non era stipata, i palchi a met
Il provvedimento non era nuovo; ma pur sempre stupefacente. Siamo sempre all’antica paura governativa di tutto ciò che potesse scuotere l’ordinamento dello Stato; e quando non s’informava al principio politico, si camuffava sotto quello morale e religioso. Il solo dubbio che il libro fosse brutto, bastava al provvedimento che dovea impedirne la entrata in commercio. Non si parlava più della Philosophie de l’histoire, de La chandelle d’Aras, dell’Examen important par Mylord Bolingbroke, del Catéchisme de l’honnête homme e del Dialogue de qui doute ecc.; non si parlava dei Derniers mots d’Epictète
Non osò andarlo a trovare dopo tanto tempo, ma frequentò il circolo politico dove l'aveva incontrato qualche volta, sperando in una combinazione fortunata. Sgraziatamente la combinazione non capitò, e, domandando ad un conoscente, seppe che il dottor Andreoni era ammalato. Allora non esitò più, ed andò a vederlo.
Morte degli studii onorati, come del senno politico, del senso morale, di tutto che compone l'onesto vivere civile il mestiere dei Giornalisti. In questa maniera di scrittura convennero la mediocrit
Et alors, très bien!... Anche i Cantasirena! Il cavalier Matteo ha sempre avuta una grande importanza nel mondo politico. I suoi amici sono tutti ministri, deputati, generali. Anche lui è stato colonnello sotto il vostro Garibaldi. Capirete, anche per la sua condizione, sente l'onore della famiglia in un modo straordinario. In questi giorni è esaltato! Pare diventato matto! Strepita vuole ammazzarvi, e che se non vi ammazzer
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