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Aggiornato: 8 novembre 2025


Dopo le elezioni politiche generali del 1890, e più ancora dopo quelle del 1892, la stampa che rispecchia le tendenze, i bisogni e i timori delle classi dirigenti italiane, gittò un grido di allarme, additando una macchia grigia sulla carta geografica d'Italia, che rappresentava la zona dove maggiormente si era rivelato potente per numero di adepti e per organizzazione il socialismo.

Lo scienziato, che vive al di fuori delle passioni politiche, il Brusa, pensoso dello spettacolo che danno le presenti vicende politiche, scrisse che i governanti d'Italia hanno pareggiato i Borboni, il prete e l'Austria; anche sorpassato.

Fra tutti i parlamenti di quell'anno procelloso nessuno era più infecondo, nessuno più immorale. Le poche teste politiche scomparvero quasi sotto la mediocrit

Le condizioni politiche di Genova, nel 1849, erano talmente gravi ed eccezionali che non si può in nessun modo paragonarle a queste di Sicilia del 1894, eppure all'articolo 9 della regia ordinanza che le impose lo Stato d'assedio era detto: «Continueranno i giudici, i tribunali e i magistrati ad esercitare la loro giurisdizione a seconda delle leggi vigenti, salvo nei reati contro la sicurezza dello Stato ed in quelli per il porto e la ritenzione d'armi, i quali potranno essere giudicati da un Consiglio di guerra, che applicher

L'Ambasciatore domandò loro: Avete mai inteso nominare l'Italia? Tutti e due insieme, accennando vivamente di no colla mano, risposero col tuono di chi si affretta a dissipare un sospetto: Mai! mai! Allora l'Ambasciatore, colla pazienza d'un maestro, diede loro alcune nozioni geografiche e politiche intorno al nostro misterioso paese.

Pedrocco protestava che, nemici o no, egli di cose politiche non se n'intendeva: ch'era roba dei frati, e che l'avrebbero a fare con tutti gli Umiliati di Lombardia, e col papa che li proteggeva. Ma quei masnadieri poco tenevano conto delle minaccie: e davano gi

Ricordo che quando venne ritirato il ministro plenipotenziario Portela da Santiago, io, con un certo orgoglio di pubblicista bene informato, osservai ad un signore mio conoscente, il quale gode relazioni politiche, che sapevo la notizia dal giorno prima; ed egli mi rispose sorridendo: E io ero prevenuto quattro giorni fa! Impossibile!

Ma che per lungo spazio d'intestine discordie, a cui sono propense queste meridionali nazioni, per le miserabili conseguenze politiche che ne risultano e che le posposero alla coda dei popoli civili, noi potremo chiamarle invece calcagne della vecchia armata guerriera.

Nelle pubbliche sciagure politiche non vi ha conforto più caro dell’amicizia con tali che sieno all’unisono de’ tuoi sentimenti, e dove puoi espandere il tue cuore liberamente. Questo sacrifizio che ora, rimasto solo fra un avverso partito, doveva fare agli affetti più sacri, era per lui insopportabile. Quella casa ospitale dove abitava l’amata sua donna, ed ei soleva recarsi per ammirarvi quel fiore di gentilezza, era chiusa per sempre; e quel bel fiore, ohimè! era stato trapiantato fra i rovi montani e fra i geli; e pur troppo sapeva come sperdesse e languisse ogni giorno! E ne sentiva tal doglia, che omai non ad altro anelava che a porsi in viaggio per rivederla. Quindi all’amico Druso, cui prima di partire avrebbe voluto recarsi a Pisa per visitarlo, così si scusava: Duolmi che verso il Po spingemi un vento, E non l

Con queste fortune al casato e con le politiche necessit

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