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Dopo aver corso da capo a fondo il viale, dopo essersi fermato più volte a contemplare la palazzina Argellani che appariva opaca nel fondo, e cercato di ricreare una forma bianca sotto l'albero di pino, il cui ombrello si dipingeva foscamente riciso nel primo strato azzurro che lasciassero discoperto le digradanti colline, l'assiduo evocatore di amare ricordanze andò a fermarsi presso il noto sedile di pietra, accanto ai rami dell'olmo.

Al mattino del 29, il Casino Savorelli era distrutto, la Porta S. Pancrazio sfiancata, il bastione nono e la Villa Spada gravemente danneggiati, la batteria del Pino sconquassata, e infine il bastione ottavo, punto principale di mira dell'assediante, ridotto in macerie, e la quarta breccia aperta nei suoi fianchi.

L’antenna maggiore, più diritta e più inflessibile che un pino del monte Ida, cerchiata di argento, coronata d’un gran gallo fiammeggiante come un faro, portava una gran vela quadrata e due vele triangolari.

Oltre al pino, ai due abeti ed al larice, le Alpi Marittime superiori vantano ancora tre conifere assai meno comuni. Il tasso (taxus baccata), albero diffuso dalla Siberia orientale sino all'Algeria ed alle isole Azzorre e di cui nell'Inghilterra trovansi esemplari la cui et

Giova qui riferire un fatto il quale, benchè accaduto dopo i tempi di cui parlo, può tuttavia essere contemplato nell'enumerazione delle accuse fatte al vicerè. Offese questi sconsigliatamente il generale Pino, affidandogli un poco rilevante comando in una delle citt

Lasciata Villa Spada si era fatta costruire una capanna di stuoie presso la batteria del Pino, la sua prediletta; e l

Che gaiezza poi nei rami! Che cinguettìo, che garrito, che gorgheggi, che saltellare, che strepito di ali, che beccheggiare, che lascivia! Che negghianza negli uni, che inquietudini per la casa negli altri! Che spanto di pietre preziose negli occhi, nelle ali, nelle goliere, nei ciuffetti, nei pennacchi! Quei fiori dell'aria si abbandonavano ad un baccanale sfrenato. Quei piccoli bellimbusti tormentavano la quercia grave e screpolata dal fulmine, l'acero che protesta, l'elce che si stecchisce, l'olmo che cede, l'abete che si dondola realmente, il pino che se ne burla, l'agrifoglio che d

Ella pure non mi disse di avere inciso un nome, non il mio nome, sopra l'ultimo dei piccoli pini che ombreggiano la via dove, uscendo da un bosco di palme, sale verso Bordighera vecchia a scoprir la marina; e che le aveva fatto una profonda impressione di ritrovare quel pino, due giorni dopo, troncato dalla tempesta.

Generali di divisione: PINO Domenico LECHI Giuseppe SEVEROLI Filippo FONTANELLI Achille BONFANTI Antonio PEYRI Luigi FIORELLA Pasquale Antonio PALOMBINI Giuseppe ZUCCHI Carlo FONTANE Giacomo.

Anche sul lato sud delle Alpi Ligustiche, partendo da San Remo, il pino diventa raro nella stessa misura che cresce il numero dei faggi. Tutti quelli che passarono il Colle di Tenda saranno certo stati colpiti da tale cambiamento di carattere della vegetazione.