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Aggiornato: 1 luglio 2025


Ringrazio; rispose il commissario, senza aspettare che il conte Gino ripetesse l'invito. Ringrazio ed accetto subito, poichè la nostra missione è compiuta. Essa è stata anche gratissima, e speriamo che, come è piaciuta al signor conte Gino Malatesti, così sar

Baroncello, tu mi conosci eh? Per bacco, io non so essere rigoroso colla gioventù. Io acconsento che tu ti diverta, ma onestamente, non a scapito de' tuoi doveri. Come ti è piaciuta la commedia di jeri sera? Moltissimo.... una commedia spiritosa, interessante.... E soprattutto castigata e morale quanto si può desiderare, aggiunse Leonardo.

TRINCA. È gionta Costanza sua madre poco fa da Turchia, e ha detto che Cleria è sua vera sorella carnale. EROTICO. Cleria sua sorella? o mostruoso accidente, o caso inaudito! ATTILIO. O amor iniquo, e qual peccato commisi io mai, che avessi ad innamorarmi di mia sorella? O Cleria, che mai t'avessi vista, o avendoti vista non mi fossi piaciuta tanto, ti avessi amata con fervido amore!

Si, lui era stato debole, ne conveniva; non però, come lei fingeva di credere, perchè fosse incapricciato della moglie la povera Maria, quantunque bella e giovine non gli era mai piaciuta, a lui ma per la compassione di vederla deperire a quel modo; e poi anche perchè si era confessato e don Giorgio gli aveva toccato il cuore. Una debolezza, certo. Ma non meritava di essere disprezzato per questo.

È un traditore del mio paese; faceva l'occhiolino ad una certa persona che è sempre piaciuta a me; ha fatto, come sento or ora, un'azionaccia... Come volete che io l'ami? Ti sentiresti di fartela con lui? Perdio! sclamò il Maso. Ve lo infilzo come un tordo allo spiedo.

Che opinione eh? che opinione ne avevate... Ma tutti, pur non di meno, seguitiamo a tenerci stretti al nostro concetto, così come chi invecchia si ritinge i capelli. Che importa che questa mia tintura non possa essere, per voi, il color vero dei miei capelli? Voi, Madonna, certo non ve li tingete per ingannare gli altri, ne voi; ma solo un poco poco poco la vostra immagine davanti allo specchio. Io lo faccio per ridere. Voi lo fate sul serio. Ma vi assicuro che per quanto sul serio, siete mascherata anche voi, Madonna; e non dico per la venerabile corona che vi cinge la fronte, e a cui m'inchino, o per il vostro manto ducale; dico soltanto per codesto ricordo che volete fissare in voi artificialmente del vostro color biondo, in cui un giorno vi siete piaciuta; o del vostro color bruno se eravate bruna: l'immagine che vien meno della vostra gioventù. A voi, Pietro Damiani, invece, il ricordo di ciò che siete stato, di ciò che avete fatto, appare ora riconoscimento di realt

L'idea di piacerti.... balbettò l'infelicissima. Hai sbagliato. Mi dispiaci enormemente. La paura del tuo disprezzo.... hai amato tante donne intelligenti e fini.... io sono una creatura volgare.... Mi sei piaciuta come eri: non ti guastare. Smetti tutte queste buffonate. Tu non ti puoi cangiare. Oh Dio! singhiozzò la poveretta. E ringrazia il Signore, invece, che non ti cambia.

Era vecchiotto, ma era sano e arzillo, e scegliendosi una sposa povera o appena agiata, avrebbe potuto coi suoi milioni gettati sulla bilancia del matrimonio far equilibrio alla giovinezza e alla bellezza di una fanciulla, che gli fosse piaciuta. Ed egli si era innamorato di Emma.

La Cammilla?... Egli l'aveva sempre vista, senza curarsene punto poco; non gli era mai piaciuta, non l'amava. No; sentiva di non amarla; non l'amava. Era stato un turbamento, un capriccio. Sopito l'eccitamento dei sensi, la Cammilla era ritornata quella di prima, indifferente, anzi seccante per le sue premure e per quegli occhi sempre facili al pianto e sempre in adorazione.

Abarima gli era piaciuta a quel dio; egli era piaciuto a lei; non c’era nessuna ragione perchè ella non fosse sua moglie, o con un rito o con l’altro, dei tanti che servono a fermare in modo indissolubile il bel capriccio di un giorno, in quella guisa che una spilla nera, un cartellino scritto con due parole latine, e una lastra di cristallo in cornice, vi fissano un bel Priamus, una bella Vanessa, dalle ali fatte di polvere d’oro, nella vetrina d’un museo di storia naturale.

Parola Del Giorno

serafica

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