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Aggiornato: 24 giugno 2025
Maria, bella e cortese com'era, non fu da quel momento conosciuta soltanto come la moglie del signor Caruso; ebbe anche lei il suo patriziato artistico, non fu più una ignota sbalzata a Roma dalla incerta posizione del marito, fu la figlia di un artista di merito.
In sè stesso vedeva il patrizio milanese destinato ad espiare le colpe del patriziato, e a ripararle. In Francesco Sforza vedeva il giovinetto ramingo che doveva portare la pena dei falli del padre per farli dimenticare poscia con qualche luminosa virtù. Nella Ginevra Bentivoglio, figlia dello spodestato signore di Bologna, vedova di un altro che aveva perduto il proprio dominio, vedeva quasi un'occasione per cui sarebber caduti coloro che avevano soccorso alla Francia a danno d'Italia. Ed ora dopo tanto tempo d'incertezza e timori accorgevasi che tali idee prendevano di giorno in giorno realit
Io vi sapeva, da lungo, tenero della monarchia piemontese, più assai che della Patria comune; adoratore materialista del fatto, più assai che d'ogni santo eterno principio; uomo d'ingegno astuto più che potente, fautore di partiti obliqui, e avverso, per indole di patriziato e tendenze ingenite, alla libert
L'Italia ebbe patrizî, non Patriziato: individui e famiglie signorili potenti, non un Ordine d'uomini rappresentanti per secoli, come in Inghilterra, una comunione d'idee, di politica, di direzione. La nostra storia è storia di comuni e d'una tendenza a formare la Nazione.
Ucciso Nipote da due suoi conti, Odoacre mosse a vendicarlo; ma riuní Dalmazia al suo regno e patriziato. Il quale, oltre la penisola, comprendeva le due Rezie e Sicilia, restando Sardegna e Corsica ai vandali d'Africa.
La famiglia di lui, che esiste ancora a Narni ed è una delle prime del patriziato, abita un antico palazzo. Uno de' suoi membri è il marchese Giovanni, distinto antiquario, ricercatore di documenti; egli è veramente la cronaca vivente della sua citt
In fondo all'ampia sala, la cui pareti erano rivestito di scaffali, dove don Pio aveva fatto collocare la biblioteca di casa Urbani, era preparato un pianoforte a coda per gli artisti dell'Apollo e del Costanzi, che dovevano cantare dopo il ballo. Don Pio, dritto in un angolo, parlava con due principi, onorevoli come lui, e con altri tre o quattro deputati meridionali appartenenti al patriziato. Appena il principe era in mezzo a giornalisti, voleva far loro capire che non li considerava suoi pari, e se poteva circondavasi di antichi conoscenti. Anche quando era negli uffici di redazione, gli piaceva di far da principe, di far sentir la distanza che correva fra lui e i plebei, e Fabio Rosati, che aveva capito quella debolezza, si era affrettato a trattarlo d'"Eccellenza" e i nuovi redattori venuti da altri giornali avevano fatto altrettanto. Soltanto Ubaldo aveva continuato a chiamarlo "Principe", e non perchè gli costasse fatica a pronunziare quella parola di cui si abusa nel mezzogiorno d'Italia, ma perchè gli pareva a sua volta di stabilire una distanza fra sè e gli altri redattori della Stampa, trattando il principe della Marsiliana con maggior familiarit
Adagio, Biagio ripigliò il conte Zaccaria. Il matrimonio d'un Bollati non è faccenda da risolversi su due piedi, e cinquant'anni addietro avrebbe voluto entrarci il Serenissimo.... E le prime famiglie del patriziato sarebbero venute a offrirci le figliuole esclamò la signora Chiaretta.
Il carteggio, come abbiam detto, incominciava dal 1833: ma le prime lettere lasciavano argomentare un affetto di due anni innanzi, affetto tenuto a disagio dalle troppo rare occasioni di vicinanza che erano offerte ai due innamorati dalle veglie e dalle feste da ballo del patriziato genovese.
Egli non si era certo addottorato in leggi per venire a parar quella raffica di giurisprudenza dei suoi attempati colleghi in patriziato, ed esser quarto fra cotanto senno.
Parola Del Giorno
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