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Aggiornato: 10 maggio 2025


Il cardinale Rizzi era un uomo di cinquantacinque anni, piuttosto grasso, la sua faccia era rotonda e schiacciata, vermiglia a macchie paonazze, e tempestata di bitorzoli; aveva i capelli rossi distesi sulla sommit

Ecco quel che mi raccontò la povera Luisa: Quel giorno mi tornò da scuola col visino spaurito e le mani paonazze. Gli domandai se gli faceva freddo e se strada facendo aveva sentito il bisogno d'un vestito più grave. «Ti pare? mi rispose. Siamo ancora in ottobre e se mi rinfagotto ora, che farò questo gennaio? Eppoi senti, sono caldoEra vero. Aveva il petto e le mani calde.

Il gusto per la poesia non è mai tramontato fra i Romani, che, come tutti gl'Italiani, amano i versi; il popolo di tutte le classi sociali spande a piene mani sonetti e canzoni, non appena un'occasione si presenta. C'è uno sposalizio? Sonetti. Nasce un bambino? Sonetti. Si laurea uno studente? Sonetti. Si veste una monaca? Sonetti. Viene sepolto un morto? Sonetti. Si festeggia un Santo? I sonetti piovono. Un monsignore è fatto vescovo? egli cammina su un tappeto di sonetti con le sue calze paonazze! Questi parti poetici d'occasione si raccoglievano un tempo nelle Accademie, nelle quali gl'ingegni erano legalizzati e ricevevano il bollo della scuola poetica tradizionale. Il furor academicus, una vera peste nel secolo XVII non soltanto in Italia, ma anche fuori, è ora del tutto sopito, e se a Roma ci sono ancora degli Arcadi, dei Quiriti, dei Tiberini, e anche degli accademici della S. Concezione, non si deve ricercare in essi un intendimento letterario. L'Arcadia, fondata alla fine del secolo XVII da Crescimbeni e da Gravina, il maestro e protettore del Metastasio, ha una fama mondiale. Il suo nome e il suo simbolo, una zampogna, bene delimitano gl'innocui campi, in cui cercava asilo la poesia dei Romani, e si conviene anche bene alla storia della citt

Si diffonde sul suo volto una tinta verdastra, le labbra gli divengono paonazze, gli occhi di piombo ed uno scrollo convulso commuove le di lui membra. Era l'anima che gli usciva dal corpo. Un giovane contadino cantarellando l'usata canzone attraversa il bosco recandosi allegro al lavoro del campo.

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