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Aggiornato: 20 luglio 2025
Starò in casa; farò tutto quello che vuole; non abbia paura per me; pensi alla sua salute. Volevo giusto andarla a trovare; ma... Ecco qui, portatele queste ova fresche, questo po' di burro e il pan bianco... Povera Maria! Che si custodisca bene!... E questo per voi...
Ve' se non par la stria che, a questi giorni, si scaldò il culo in piazza per avere usato carnalmente con Lucifero! Vedi bel naso fatto a campanello! Tu sei pur tutta bella, anima mia. Ti va' donar quatro di questi fichi, se vuoi venir a stare un'ora meco al necessario. ARTEMONA. E che vorresti, poi, pan perduto? PILASTRINO. Vorrei farti i miei fatti, costí, nel tuo grembial.
Il capo dei Fieschi, in persona, l'eccelso conte Gian Aloise, aveva lasciato Genova e la sua reggia di Vialata, per assistere alla cerimonia, per condurre egli stesso quella regina del nuovo Mondo all'altare. E bella come il sole, poichè non si poteva trovare un paragone più alto; e buona come il pan di Natale, e dotta come un libro stampato.
Orbene, qui abbiamo un caso, per l'appunto: il caso di una fanciulla che è sparita da casa sua, non si sa come, ma certo per opera di furfanti matricolati, e assai potenti per giunta, poichè i signori di palazzo Ducale non vogliono darsene briga, certo per tema di scottarsi le dita. Questo è pan pe' tuoi denti! disse capitan Dodero, volgendosi al Giuliani.
Ma quelli si possono magari considerare stipendiati, come se fossero svizzeri, o tedeschi; zuppa o pan molle. Sia contento, allora, disse don Garcìa, e lasci quieti noi in Gioiosa Guardia, dove si sta così bene. Felice mortale! L'avete trovata, la nicchia? E badate, ci verrei tanto volentieri ancor io.
Ma la donna allontanandolo da sè con uno spintone: Eh lasciami stare, pan bollito che tu sei. Non senti le belle giuggiole che ci d
Tuttavia egli non si lamentava mai; era sempre muto come Marco, e l'uno e l'altro facevan festa a chi donava loro un pezzo di pan nero, anche se non lo dava per carit
TRASIMACO. E quando veniva a mangiar meco, ho fatto come son solito di far a' miei squadroni: il pan a monti, i buoi a quarti, i capretti a squadre, il vino a botti: e se butta piú in casa mia, che non se ne vede in quelle de' gran signori. PARDO. Ben bene.
Non so capacitarmi, disse Lello, come i chicchi di grano seminati dal contadino, possano diventar pane. Eppure c'è scritto in tutti i libri. È certo, rispose la mamma ridendo, che noi non vedremo spuntar dal terreno, dei semelli o dei filoncini di pan salato. A queste trasformazioni ci pensa il fornaio. Oh, il fornaio come fa a ridurre i chicchi in pane?
La Falsa-Testuggine sospirò profondamente, e con voce talvolta soffocata da singhiozzi, cantò così: "Astro di sera! O verdeggiante e ricca Zuppa che fumi in concava zuppiera! In te rapito il cucchiaion si ficca, E ne riempie una scodella intiera! Astro di sera! deliziosa Zuppa! In te il mio pan s'inzuppa! E di te canto o Zup pa! Canto all'Astro di sera; Canto la tua bont
Parola Del Giorno
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