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Nello strano oblio che tutte le cose passate aveva sommerso, in quella specie di oscuramento che pareva aver invaso un intero strato della mia conscienza, anche il dubbio contro Giuliana, l'odioso dubbio s'era perduto, s'era disciolto. Troppo grande bisogno aveva la mia anima di cullarsi nell'illusione, di credere e di sperare. La mano santa di mia madre, accarezzando i capelli di Giuliana, aveva per me riaccesa intorno a quel capo l'aureola. Per uno di quelli abbagli sentimentali frequenti nei periodi di debolezza, vedendo le due donne respirare nel medesimo cerchio con una concordia così dolce, io le avevo confuse in una medesima irradiazione di purit

Appena però potei riflettere, mi spiegai facilmente la sensazione provata. Savina aveva fatto un'insolita mossa delle pupille e delle labbra.... E immediatamente.... Ne fui atterrito. In quei primi mesi di intenso oblìo, poche volte il fantasma di Fausta mi si era affacciato alla mente.

Gisella non si adontò, non rise: calma, se non tranquilla, perchè ella pure doveva fargli una confessione solenne, rispose: Ebbene, anch'io, signor Maurizio, vi amo. Zitto, non mi dite più nulla. Non guastiamo il valore delle nostre parole; viviamo profondamente il silenzio di quest'ora. Qua, la vostra mano nella mia! Ma come arde la vostra, mio povero amico! Celeste oblìo.

Infine, Cesare si alzò per troncare la conversazione, e mise il piede sul portasigarette, che schizzò in frantumi. Fu la sola prova di oblio completo, ma fu anche quella la quale divertì immensamente Roberta, che lanciò alcuni trilli di gioia puerile. Che cosa fa? Che cosa fa? esclamò ridendo. È il suo astuccio!... Se n'era dimenticato?... Guardi come l'ha ridotto!

Ne aveva pensata una da maestro; ma era un poco grossa, e il nostro Ariberti, che amava il giuoco onesto, non poteva risolversi a mandarla ad effetto. Intanto, alla Camera si preparava una battaglia campale, ed egli ci si buttò a capo fitto, sperando di trovarci qualche giorno di oblio.

Oh come sopra ogni timor le preme, che per porla in oblio se ne sia gito! che vistosi Amon contra, ed ogni speme perduta mai più d'esserle marito, si sia fatto da lei lontano, forse così sperando dal suo amor disciorse;

Quand’egli batte il ferro arroventato Dinanzi alla fornace, E sul volto ha i riflessi della brace, E s’inturgida il collo denudato, Io m’esalto per lui tutta d’orgoglio, E per lui tutto oblìo; Il mio demone egli è come il mio Dio, E per me sola, per me sola il voglio!....

E reciprocamente, se il principio generatore d'un fatto è falsato, tradito nelle applicazioni, quel fatto è irrevocabilmente condannato a sparire, a perire senza sviluppo, programma inadempito, pagina isolata nella tradizione d'un popolo, profetica d'avvenire ma sterile di conseguenze immediate. Per aver posto in oblìo questo vero, il moto italiano del 1848 dovea perire e perì.

Se Cesare si fosse lasciato trascinare a posar le labbra sulla bocca di Roberta, ella non si sarebbe opposta, concedendo senza sapere, forse come tributo d'obbedienza, in un oblio fulmineo. Dopo, e invano, sarebbe venuto lo sguardo tragico, pazzo, col quale le fanciulle sedotte si risvegliano dalla colpa.

Spossato come sono, morrei calmo e, direbbero i miei parenti, sereno. Non spero nulla. È finito tutto per me! Non leggo più Byron Goethe Dante: disimparo il francese, l'inglese e il tedesco (oh mie notti invano spese!), e oblio tutto, e se mi faccio inscrivere alla Societ